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Gennaio 2021: si riprende al 50%?

Rubriche > Scuola di Franco Fabris
6 gennaio 2021
di Franco Fabris

SI RIPRENDE AL 50%

Il 7 gennaio si torna a scuola anche negli istituti superiori. Nonostante il tasso di contagio sia in risalita il governo ha tenuto fede a quello che è stato stabilito con il decreto del 4 dicembre, decreto che prevedeva appunto la riapertura delle scuole il 7 gennaio, con le superiori in presenza al 75 per cento. Durante le vacanze, il 28 dicembre, alla luce anche dell’andamento dei contagi, un’ordinanza del ministero dell’istruzione ha fissato la ripartenza al 50 per cento alle superiori fino al 15 gennaio, data in cui dovrebbe essere emanato un nuovo decreto. Si riparte, dunque, non senza polemiche visto che il lockdown delle festività natalizie non ha prodotto, fino ad ora, gli effetti sperati, ovvero un drastico abbassamento del tasso di contagio. Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado ripartono in presenza dopo due settimane giuste di vacanza. Alle superiori, invece, si riparte con lezioni in presenza scaglionate, con entrate scandite dalle ore 8 alle ore 10 e con lezioni della durata di 45-50 minuti. Sta ad ogni istituzione scolastica stabilire lo scaglionamento delle classi in presenza e organizzare la didattica a distanza per coloro che rimarranno, inizialmente, a casa. L’idea è quella di riprendere il prima possibile a pieno regime con tutte le classi in presenza. Ma il timore è anche quello di ritornare nuovamente, in caso di un aumento dei casi, a distanza, cosa che comporterebbe una nuova chiusura degli istituti superiori.  Per alcune regioni, quelle che presentano il maggior numero dei contagi, in questo momento il Veneto in primis, la riapertura potrebbe veramente essere di breve durata poiché con il nuovo Dpcm del 15 gennaio la regione è a rischio di entrare in zona arancione o rossa. Altra questione all’attenzione soprattutto delle Regioni e dei tavoli provinciali è quella relativa ai trasporti. Un sondaggio svolto nei giorni tra Natale e Capodanno dai dirigenti scolastici ha messo in rilevanza come tre studenti delle scuole superiori su quattro utilizzino il trasporto pubblico per andare a scuola la mattina e poi tornare a casa alla fine delle lezioni. Ciò significa che il 70% degli studenti delle scuole superiori fa uso dei mezzi di trasporto per andare a scuola. Alcune regioni si faranno trovare pronte con un potenziamento del piano dei trasporti. Altre, invece, stanno ancora discutendo a pochi giorni dalla riapertura. In alcune regioni, Veneto e Campania, si sta anche pensando di emanare ordinanze per rinviare il ritorno degli studenti a scuola. La speranza, da parte nostra, è quella di rivedere tutti gli studenti di ogni ordine e grado tornare, il prima possibile e in piena sicurezza, nelle aule scolastiche perché, come ha ribadito il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, la scuola rappresenta un pezzo significativo del nostro avvenire e non possiamo farne a meno.

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Redazione: Desenzano del Garda
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