Toscolano Maderno (Bs): la Valle delle Cartiere
Rubriche > Itinerari e luoghi e altro
Il lago di Garda è famoso per
essere una delle più importanti attrattive turistiche del nostro paese, le sue
sponde sono tempestate da numerose località turistiche di grande bellezza, ma
prima di essere un paradiso del turismo il Garda, e soprattutto il suo
immediato entroterra custodiscono ricordi di storia e di lavoro, di antiche tradizioni
ormai perse e che devono essere custodite perché sono piccoli tasselli che compongono
il mosaico della nostra cultura.
Uno di questi gioielli storici
e naturalistici si trova in una valle che parte da Toscolano Maderno per risalire
i contrafforti dei monti che incorniciano il lago: la Valle delle Cartiere.
Pochi sanno che dal tardo
Medioevo fino a pochi decenni fa, agli anni ’60 del secolo scorso, nel
territorio di Toscolano Maderno era florida l’industria della produzione della
carta.
Questa attività è stata indubbiamente
favorita dal torrente Toscolano sul quale sono state trovate tracce di seriole,
canalizzazioni generalmente usate per irrigare i campi, già dalla fine del ‘200,
a testimonianza di una intensa attività agricola nel territorio.
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Per risalire alla presenza di
una cartiera nel territorio dobbiamo aspettare gli ultimi decenni del 1300, i
primi documenti che fanno chiaro riferimento alla presenza di una cartiera sono
datati 17 ottobre 1381.
Da quella data in poi la
manifattura della carta si diffuse in tutta la valle, quando lungo il fiume furono
costruiti numerosi insediamenti produttivi. L’area interessata alla produzione
cartaria iniziava dalla località Promontorio fino a Camerate.
L’affermazione completa dell’industria
cartaria di Toscolano avvenne verso la fine del 1400, con l’avvento della
stampa che unita all’abituale richiesta di carta per scrivere fece aumentare
considerevolmente la domanda del prodotto.
Nei due secoli che
seguirono vi fu un continuo crescere di nuove cartiere e la zona divenne il
polo produttivo più importante della Serenissima, ma la peste del 1630 fermò la
ormai consolidata industria cartaria della valle.
L’attività produttiva riprese,
ancora più vigorosa di prima, agli inizi del 1700: i vecchi impianti rimasti
inattivi e semiabbandonati furono ripristinati e rimessi in funzione, ma alla
fine del secolo iniziò il declino della Valla della Cartiere che coincise con
la caduta delle Repubblica di Venezia.
Un declino da cui la valle
faticò a riemergere, infatti nell’800 pochi imprenditori riuscirono a
mantenersi al passo con i tempi e le nuove tecnologie dell’epoca, introducendo
macchinari più moderni per la produzione della carta.
La produzione si accentrò solo
in alcune località della valle, come ad esempio Maina e Luseti e fu proprio in
questo contesto emerse la famiglia Maffizzoli, i quali dopo aver promosso lo
sviluppo industriale della valle, nei primi anni del 1900 realizzarono una
cartiera sul lago, dando così inizio al progressivo abbandono degli impianti
produttivi in valle.
La cartiera di Maina
Inferiore, l’ultima a resistere nella valle, chiuse la propria attività nel
1962.
Ora la Valle delle Cartiere di
Toscolano Maderno è diventato un importante sito di archeologia industriale,
nelle località di Maina e di Gatto sono stati effettuati scavi che hanno
riportato in luce i resti di alcuni edifici industriali, tra i quali spiccano i
resti di tre cartiere, che erano ricoperti da una fitta vegetazione e cumuli di
macerie.
Sono tutti insediamenti
produttivi che vanno dal XV° al XX° secolo, sono state scoperte vasche in
pietra utilizzate per la battitura degli stracci quasi intatte e numerose
strutture destinate al ciclo produttivo artigianale della carta.
Nell’antichità la valle era percorribile solo con
sentieri e carrarecce che costeggiavano il fiume, fu addirittura costruito un
sentiero di assi e passerelle in legno, il cosiddetto Sentiero delle Assi.
Solo nel XIX° secolo si
costruì una strada di accesso alla valle, naturalmente più agevole e sicura,
anche perché in quel periodo lo sviluppo economico portò nuova linfa alla
manifattura locale e fu importante la crescita dei volumi di stracci da trasportare
alle fabbriche dal porto di Toscolano e poi portare nei magazzini a lago il prodotto
finito. La nuova strada fu resa necessaria per contenere i costi di trasporto
che incideva pesantemente su quelli di produzione, che erano aggravati dalla
posizione in cui si trovavano le manifatture.
Questa nuova strada consentiva
di superare con 4 gallerie diverse forre, tra cui quellla delle Garde riducendo sensibilmente i tempi
di percorrenza per raggiungere le fabbriche.
Recentemente sono state
riaperti sentieri e persorsi antichi, ora percorribili a piedi, in mountain
bike o a cavallo, quindi ora si può fare una bellissima passeggiata lungo la
Valle delle Cartiere, in mezzo alla natura e alla scoperta degli antichi insediamenti
produttivi. Il percorso è alla portata di tutti e vi troverete immersi in un
vero e proprio museo all’aperto.
Raggiungere la valle è semplicissimo, una volta giunti a Toscolano Maderno bisogna seguire le indicazioni per Gaina.
La passeggiata inizia al ponte vecchio di Toscolano, seguendo le indicazioni Valle delle Cartiere.
Ci si incammina a piedi tenendo la sinistra, il tracciato, che risale alla metà del 1800, raggiungendo la località di Garde, dove si incontrano i primi ruderi, quelli di una antica cartiera, ancora semicoperti da una selvaggia vegetazione.
Si prosegue seguendo una forra erosa dal fiume, dove in alcuni periodi dell’anno si scorge una cascata, nel percorso incontrerete alcune gallerie, superata la seconda si giunge in località Quattroruote, dove il sentiero diventa solo pedonale, in questo tratto il torrente Toscolano scorre in modo suggestivo tra le alte pareti di roccia.
Dopo un’altra galleria, quella di Lupo, si raggiunge Maina Inferiore, dove c'è il Museo della Carta e sulla destra Maina di Mezzo.
Consultando gli orari di
apertura, una visita al Museo è d’obbligo.
Il Museo è stato realizzato negli
edifici ripristinati di un vecchio polo produttivo, un intervento che non è stato
finalizzato soltanto alla conservazione di una cartiera che ha storicamente
svolto un ruolo di primo piano nell’evoluzione della Valle, ma ha realizzato un
adeguamento funzionale del complesso consentendo di farne sede di attività
diverse, fra loro legate da un ambito tematico comune: il mondo della carta. Il
Museo della Carta propone dal 2007, un percorso espositivo che illustra la
secolare storia della carta nel territorio di Toscolano Maderno.
Qualora non ci si volesse
fermare al Museo, l’escursione proseguirà per Botticella, fino a giungere al
ponte che consente l’accesso a Maina Superiore dove si incontrerà un altro
scavo e quindi si prosegue verso Vago, zona di uliveti.
Oltrepassando un altro ponte si
arriva a Caneto e Gatto e a destra si segue la irta strada per Valuchera di
Gaino.
Qui si esce dalla Valle delle
Cartiere per seguire una strada che conduce a Camerate, la strada ritorna ad
essere non asfaltata e si raggiunge Passo e Sandalora, da dove si può godere di
un magnifico panorama mozzafiato che abbraccia tutta la Valle delle Cartiere.
Il percorso ci porta a Sant'Antonio
da dove si risale verso Camerate dove c'è l'antico mulino.
La passeggiata della Valle
delle Cartiere unisce il piacere di fare attività fisica allo stare in mezzo
alla natura e di andare alla scoperta di un mondo antico, testimone dell’operosità
dell’uomo.