Il cielo di febbraio
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Osservare
il cielo a febbraio
Cari
amici,
il mese
di febbraio, nel cuore dell’inverno, offre molte possibilità di fare delle
buone osservazioni. In generale è più probabile avere delle notti serene e con
una ottima visibilità. Molte delle costellazioni più interessanti come la
grande Orione e il Cane maggiore, sono ancora ben visibili e dunque se il clima
di gennaio non ci ha consentito di fare molte uscite, potremo recuperare le
occasioni mancate in questo mese.
Il Sole
Aumentano le ore di luce e entro la fine del mese, la notte
astronomica, dal crepuscolo serale alle prime luci dell’alba sarà di poco
superiore alle dieci ore a partire dalle 19:15 fino alle 5:30 del mattino
seguente.
La Luna
Il 3 febbraio il nostro satellite si troverà al perigeo
(la distanza minima dalla Terra) a circa 365.888 km, mentre il giorno18
sarà all’apogeo (la massima distanza dalla Terra) a circa 408.185 km.
Dopo il plenilunio del 28 gennaio, la Luna una nuova sarà il
giorno 11. Da questa data ripartirà un nuovo ciclo che culminerà con il
plenilunio del 27.
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I
pianeti osservabili
Il
piccolo Mercurio sarà ottimamente osservabile a partire dalla seconda
metà del mese, al mattino prima della levata del Sole.
Salutiamo
Venere, che nei mesi scorsi appariva brillante nel cielo del mattino.
Nel mese di febbraio il pianeta sarà talmente basso nell’orizzonte che potremo
vederlo solo nel chiarore dell’alba della prima metà del mese, poi, tornerà
visibile nei prossimi mesi, di sera, subito dopo il tramonto.
Marte
continua ad allontanarsi dalla Terra, ma rimarrà visibile nella prima parte
della notte. Appena il Sole sarà tramontato lo troveremo alto sull’orizzonte
Sud. Il pianeta rosso, nel corso di questo mese, riceverà la visita di numerosi
satelliti inviati dalla Terra.
Il
giorno 9 è previsto l’arrivo su Marte della sonda Hope orbiter
inviata dagli Emirati Arabi Riuniti per studiare l’atmosfera e il clima
marziano. Il giorno 10 sarà la volta della sonda cinese Tianwen-1
che resterà in orbita per individuare il luogo migliore dove far “atterrare” il
rover che sta trasportando. Ma non finisce qui! Il giorno 18 è previsto
l’atterraggio della sonda lanciata dalla NASA Mars 2020, con il rover Perseverance.
Giove e Saturno faranno capolino sull’orizzonte a
oriente alle prime luci dell’alba.
Le
congiunzioni di febbraio
Nella
tarda serata del giorno 18 alle 22:20 potremo vedere una falce di Luna
avvicinarsi a Marte, il
22 al
mattino presto intorno alle 6,30 un bel triangolo tra i pianeti Giove, Saturno
e Mercurio guardando verso l’orizzonte a oriente.
Una
nuova cometa
Nei
primi giorni di febbraio, la Cometa scoperta all’inizio di quest’anno e
chiamata C/2021 A2 Neowise, raggiungerà la distanza minima dalla Terra
calcolata in circa 75 milioni di chilometri e potrà essere osservabile nella
zona della costellazione di Auriga facilmente rintracciabile allo zenit.
Le
costellazioni
Osservando
il cielo a est intorno alle 22 circa nel corso del mese, potremo riconoscere
facilmente l’Orsa Maggiore che si alza in compagia dei Cani da
caccia. Più tardi, nella notte, il Grande carro si mostrerà in
verticale in alto a Nord.
Al
meridiano si troveranno Il Cane Maggiore con la splendente Sirio e
la grande costellazione di Orione, allo zenit Auriga facilmente
individuabile grazie allo splendore della sua stella maggiore Capella.
A est
faranno la prima comparsa le costellazioni primaverili. Sempre a est
l’inconfondibile Leone con la sua brillante stella Regolo,
circondato dalla Chioma di Berenice una zona di cielo nelle cui
profondità sono visibili una innumerevole quantità di galassie.
Approfondimento
e curiosità: uno sguardo al pianeta Marte il pianeta più “sondato”.
Marte,
che dista dal Sole in media 228 milioni di chilometri, viene chiamato anche “il
pianeta rosso”. Agli antichi, il suo colore ricordava quello del sangue e per
questo gli fu assegnato il nome del dio della guerra. I
Ll
pianeta ha molte caratteristiche in comune con la Terra: un periodo di
rotazione di circa 24 ore (24 ore e 37 min.), ha delle stagioni e delle calotte
polari ghiacciate e anche una debole atmosfera.
La
temperatura superficiale è, in media, di 40 gradi sottozero. All’equatore, in
estate, si possono raggiungere di giorno i 10 o 20 gradi, ma di notte la
temperatura scende a -70!
Questo
grande sbalzo è dovuto proprio al fatto che la tenue atmosfera crea un effetto
serra molto più debole che sulla Terra.
Ma ciò
non toglie nulla al fascino di questo pianeta che, nell’immaginario, è
associato all’idea di una possibile presenza di vita extraterrestre. I marziani
sono gli alieni per antonomasia.
E
pensare che tutto è nato da una traduzione sbagliata delle osservazioni fatte
dall’ astronomo italiano Giovanni Schiaparelli negli anni dal 1877 al 1881.
Lo
studioso disegnava su un foglio di carta ciò che vedeva col telescopio. Nei
disegni di Marte, inserì una serie di linee scure che chiamò “canali” le quali
collegavano delle macchie altrettanto scure presenti sul pianeta e che
l’astronomo interpretò come mari. Alcuni colleghi pensarono che si trattasse di
canali artificiali anche perchè i canali di Schiaparelli furono tradotti in
inglese con il termine canals, che indica opere artificiali e non channels
che invece è usato per le strutture naturali. E alla fine tutti si cominciarono
a credere davvero che su Marte ci fossero i marziani!
A
partire dal 196 Marte è stato raggiunto da moltissime sonde che continuano la
ricerca incessante di forme di vita e che analizzano la possibilità di
sopravvivenza di un futuro sbarco umano.
Amici a
questo punto non mi resta che darvi appuntamento per il prossimo mese, quando
la primavera ci offrirà nuovi cieli da amare.
Cieli
sereni!
Monica
Menzogni