Il cielo di dicembre: un inverno ricco di...
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Il cielo di dicembre: un inverno ricco di eventi e di meraviglie.
di Monica Menzogni
Cari amici
Siamo arrivati a dicembre il mese
in cui le notti sono più lunghe e il cielo ci offre le visioni più suggestive.
Sono davvero tanti gli eventi che potremo ammirare in questo periodo: le costellazioni più belle, alcune comete, stelle
cadenti, pianeti, ammassi e congiunzioni. Siamo anche in trepidante attesa del
lancio del nuovo telescopio spaziale Webb!
Il Sole
Il 21 dicembre
la nostra stella raggiungerà la minima altezza sull’orizzonte
e sarà il solstizio d’inverno, il giorno più
corto dell’anno. Infatti, contrariamente a quello che la tradizione popolare
tramanda, il 13 dicembre, Santa Lucia, il giorno dura 3 minuti in più rispetto
a quello del solstizio.
Il sole
tramonterà alle 16,41 regalandoci più tempo per osservare stelle e pianeti.
Il giorno
4 dicembre avverrà una eclissi totale di Sole
che interesserà l’Antartide e quindi non sarà visibile dall’Italia.
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La Luna
Il giorno 4 dicembre sarà Luna nuova, mentre la Luna piena sarà il 19 dicembre.
I pianeti osservabili
Venere è ancora l’astro più brillante nel il cielo della sera. A fine mese incrocerà il suo cammino con quello di Mercurio che tornerà a essere osservabile sull’orizzonte.
Saturno e Giove, continueranno a essere visibili per tutto il mese nel cielo a sudovest solo nelle prime ore della sera. Marte fa capolino nel cielo del primo mattino (intorno alle 6,00)
dall’orizzonte sudest. Urano e Nettuno, continuano ad essere ben visibili (con il telescopio) il primo per tutta la notte, mentre il secondo solo nella prima parte.
Una pioggia di stelle: le Geminidi
Dirigendo lo sguardo verso la costellazione dei
Gemelli nella notte tra il 13 e 14 dicembre (giorno del picco massimo) sarà
possibile osservare questo fantastico sciame meteorico. A differenza degli
altri, le Geminidi non sono originate da una cometa, ma da un asteroide di 5 km
di diametro scoperto nel 1983: il 3200 Phaeton.
Caccia alle comete
In questo periodo ci sono ben 3
comete potenzialmente osservabili: la C/2021 A1 Leonard che
transiterà nei pressi del nostro pianeta il giorno 12
dicembre, la cometa periodica 67PChuryumov-Gerasimenko
già transitata al perielio, ma ancora visibile nei nostri cieli nella parte
settentrionale verso la costellazione del Cancro, e la C/2019
L3 ATLAS raggiungerà l’apice
di luminosità il 22 dicembre visibile nella
zona di cielo delle costellazioni Auriga e Gemelli.
Le congiunzioni
Il 3 dicembre, nel primo mattino, una sottilissima falce di Luna sorgerà a Sud-Est
preceduta dal pianeta Marte,
Nelle sere che
vanno dal 7 al 9
dicembre, i pianeti Venere,
Saturno e Giove
faranno una danza con la Luna crescente. La
notte del 16 la Luna sarà nella costellazione
del Toro vicina alla stella Aldebaran
(l’occhio rosso del Toro), e agli splendidi ammassi delle Iadi
e delle Pleiadi.
Il 29 dicembre i due pianeti, Mercurio e Venere, saranno in
congiunzione molto bassi sull’orizzonte a Sud-Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, Saranno visibili
anche Saturno e Giove. Ben quattro pianeti visibili a
occhio nudo!
La mattina presto del giorno 31, la congiunzione Luna
- Marte sarà l’ultimo evento astronomico del 2021.
Il lancio del telescopio Webb: ce la faremo?
Lo
sviluppo del più potente e costoso telescopio spaziale mai costruito è iniziato
nel 1996, con l’idea di lanciarlo nel 2007. Ora,
con un ritardo di 14 anni sulla prevista data di lancio, il telescopio è pronto
al decollo. Il Webb Space Telescope, successore del famoso telescopio spaziale
Hubble più volte rimandato, pare si farà il giorno 22
dicembre e terrà tutti col fiato sospeso.
Dotato di
uno specchio primario di circa 6,5 metri (sei volte più grande di quello di
Hubble) e uno schermo solare grande quasi quanto un campo da tennis e aprirà nuovi
orizzonti per l’astronomia a raggi infrarossi. L’esigenza
di osservare nell’infrarosso risiede nel desiderio di
superare le nubi di materiale che bloccano la luce visibile ma non gli
infrarossi, permettendo di indagare la formazione dei pianeti, delle stelle, le
zone interne delle galassie e scoprire molto altro sulle origini dell’Universo.
Il
telescopio Webb è un vero gioiello della tecnologia. Per incapsularlo nel razzo
vettore (l’Ariane) è stato necessario operare come se si trattasse di un
origami, progettando una serie di ripiegamenti tali da consentire il
posizionamento sul razzo ma anche una precisa riapertura. Queste aperture
programmate verranno attuate nel corso dei primi 29 giorni di volo del
telescopio e che saranno determinanti per la riuscita della missione dato che
lo strumento sarà posizionato in un punto dello spazio non raggiungibile
dall’uomo.
Cari amici, non mi resta che farvi
gli auguri di buone feste e cieli sereni sempre!
Monica Menzogni