Incontro con Ornella De Rosa (Pittrice)
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Ornella De Rosa è un’artista bresciana
affermata in tutta Europa. Nei suoi dipinti la protagonista assoluta è la donna
rappresentata da Ornella con tecnica sopraffina e con una sensibilità intensa
che riesce a cogliere le emozioni dell’universo femminile e riportarle nei suoi
dipinti rendendole quasi vive.
Ciò che colpisce subito è l’equilibrio
nell’utilizzo dei colori che ben si amalgamano fra loro, dove però il rosso
sembra essere volersi imporre sugli altri: il rosso è passione.
Anche per chi non è un profondo
conoscitore della pittura, delle tecniche e degli stili pittorici, è facile
percepire una sensazione di dialogo che Ornella De Rosa trasmette con le sue
opere: un dialogo intenso e quasi intimo, quasi sottovoce come si i dipinti
volessero confidare dei segreti.
Ma chi più dell’artista ci può
spiegare la sua arte?
Allora vediamo di scoprire chi è
Ornella De Rosa.
Chi Ornella De Rosa, sappiamo che sei
nata Brescia e che sei pittrice affermata. Ma vogliamo scoprire di più. Ad
esempio chi era la bimba Ornella?
Abitavo
in campagna, avevamo un piano in affitto in una grande casa con enorme parco
che confinava con frutteti e vigne. Ero
una bimba che amava fantasticare, inventare giochi, costruire fortini,
immaginava di essere uno scopritore di
luoghi inesplorati, di navigare nello spazio, curiosissima di tutto, che
adorava stare all’aria aperta e ogni scusa era buona per ricercare e scoprire. (Mia madre mi costringeva ad uscire con le
ciabattine per evitare che facessi la pazza e corressi tutto il giorno e mi
arrampicassi su tutti gli alberi … ma non bastava per fermarmi).
La mamma era una pittrice
ed io, fin da piccolissima, imparai a giocare con i colori, a disegnare, a
scrivere, tant'è che iniziai la scuola elementare due anni prima del tempo stabilito.
Mi appassionai subito
alla rappresentazione della figura umana e del ritratto. I miei primi ritratti
ad amici e parenti li realizzai verso gli otto/nove anni.
La mia insegnante di IV
elementare, maestra Dell'Aglio, alla fine dell'anno scolastico mi regalò il
libro Cuore di Edmondo De Amicis con una dedica che, ancora oggi, è ben presente nel mio cuore: “non
dimenticare mai nella vita il tuo intuito artistico”. Oltre all'esempio e
insegnamento di mia madre, quello fu uno stimolo in più che mi accompagnò
sempre.
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Come sei arrivata alla pittura: per
caso, per vocazione, qualcosa nel DNA?
La condizione economica non fiorente della mia
famiglia, mio padre se n'era andato, mi portò a scegliere una formazione
scolastica che mi potesse permettere di entrare velocemente nel mondo del
lavoro, da qui la maturità tecnica a cui seguirono, quando già lavoravo, il
diploma in pittura e decorazione alla accademia delle arti di Brescia, il
diploma in restauro ligneo presso la scuola arti e Mestieri di Botticino e il
corso annuale presso la Fondazione Civiltà Bresciana per conservazione e
restauro documenti .
Poi
partecipai a diversi corsi liberi per apprendere la pittura su ceramica, su
vetro, acquarello, fotografia, modellato in creta.
(Attualmente sono in lista
d'attesa alla Scuola Ricchino di Rovato per il corso triennale di scultura;
purtroppo il covid ha dimezzato il numero dei partecipanti ).
Quali sono stati, se ci sono stati, gli artisti che possono aver influenzato la tua pittura?
Durante la frequenza in Accademia capitava di
visitare mostre e, in occasione di una visita alla biennale di Venezia, mi
innamorai dei grandi lavori di Guttuso, dei suoi colori e uno dei miei primi lavori ad olio fu la riproduzione e
rielaborazione della Zolfara.
Anche
la luce nel realismo magico di Felice Casorati ha lasciato un segno nella mia
pittura, come l'art déco e la tridimensionalità delle tele di Tamara De
Lempicka.
Bambole-Non Toccare (acrilico su tela 100x120 - 2019)
Nei tuoi dipinti la protagonista è la
donna. Perché e cosa vuoi comunicare attraverso le donne che dipingi?
Dipingo principalmente donne, oltre che per il
fatto di esserlo e di ben conoscere ciò che rappresento, anche perché ritengo che la
donna sia dotata di maggior sensibilità, tolleranza, pazienza disponibilità ed
amore e possieda la virtù unica ed irripetibile di creatrice di vita.
Mi
piace rappresentare scene o attimi di
vita, quasi dei flash, delle istantanee e con esse porre l’attenzione su
emozioni e sentimenti tramite sguardi, posture, ambientazioni, cromie.
Sempre
con attenzione all’equilibrio delle forme e dei colori, al bilanciamento degli
stessi, alla luce e ai volumi.
Cosa cerchi nella pittura? E’ solo una
professione o è la tua vita?
La pittura è la mia vita, il mio lavoro, la mia
passione; tale era la mia convinzione, come tutt'ora, che nove anni fa anni fa
mi licenziai dalla pubblica amministrazione presso la quale lavoravo per
dedicarmi completamente al mondo dell'arte.
Sono presidente di una associazione
artistica culturale che ha sede presso la scuola civica del comune presso il
quale risiedo.
Organizzo corsi, eventi ed insegno disegno e pittura a grandi e
piccini.
Blue Moon (acrilico su tela 80x120 - anno 2019)
Fiori in dono (acrilico su tela 70x100 - anno 2020)
C’è qualcosa che non sei ancora
riuscita ad esprimere attraverso i tuoi dipinti?
Non sono mai pienamente soddisfatta dalle mie
opere e a volte mi capita di coprire completamente la tela di bianco e
ricominciare daccapo. Sono molto esigente con me. Vorrei imparare tutto, sapere
fare tutto, conoscere tutto il possibile, ma regolarmente mi scontro con il
tempo che non è mai sufficiente nonostante la mia energia regga ritmi elevati.
A
volte vorrei incanalare la mia ricerca verso nuove strade, verso una sintesi
dei segni, poi dipingendo mi rendo conto che tendo ad essere sempre più precisa
nella rappresentazione della realtà.
Vorrei avere spazio e tempo illimitati per
portare avanti più lavori contemporaneamente.
Il mio studio è la perfetta
rappresentazione del mio cervello, un caos colorato.
Incontri una giovane ragazzo o un
giovane ragazzo, e ti dicono: “Voglio fare l’artista, vivere di pittura”, che
consigli gli dai?
Mi è capitato che qualche giovane mi chiedesse o
mi scrivesse per avere pareri, informazioni o consigli su come avviarsi verso
la strada dell'arte; o quali scelte compiere o come approcciarsi al mondo dei
galleristi o delle gallerie. Io posso rispondere solo portando ad esempio il
mio percorso e me stessa. Tanta passione, tanto impegno, tanta voglia di
imparare, determinazione, umiltà, voglia di mettersi in gioco, partendo SEMPRE
dallo studio del disegno e del colore, dalla storia dell'arte, dallo studio dei
grandi artisti del passato. Mi è capitato anche che qualche adulto mi dicesse …
passami l'elenco di tutti i tuoi contatti, quasi fosse una guida telefonica … così
risparmio tempo …
Conversazioni intime (acrilico su tela 90x100 - anno 2020)
Oltre (acrilico su tela 80x140 - anno 2020)
Come lo vedi il mondo dell’arte in
questo periodo, in un momento dove tutto sembra sospeso nell’incerto dopo
quanto è successo e ancora sembra non voler finire?
Il mondo dell’arte, come tutti gli ambiti
lavorativi che coinvolgono interessi economici, è un mondo difficile. Bisogna
avere la fortuna di incontrare il piacere e il gradimento degli estimatori e
dei collezionisti, non essere distrutti dai critici ancor prima di provare a mettere
il naso nell’ambiente, non farsi abbindolare dai tanti affittachiodi che
campano dell’ingenuità degli artisti e mantenere sempre una buona visibilità.
Questo è un periodo particolarmente difficile e l'arte nel mondo del lavoro non
ha una grande considerazione.
Hai esposto in moltissimi posti: quali
li porti sempre con te?
Uno dei miei ricordi più belli risale al 2014. Avevo
partecipato ad un contest artistico e quando ricevetti la comunicazione della
vittoria tale fu il mio stupore che dovettero convincermi che era tutto vero. Mi
organizzai e andai con mia figlia e due amiche a Montecarlo, all'hotel De
Paris, dove ricevetti la copertina di una rivista d'arte e un articolo a me
dedicato. (Per l'occasione la 107 la parcheggiammo molto lontano dall'ingresso
dell'hotel …).
L'ultimo
ricordo la mia partecipazione all’evento artistico internazionale di Monreale,
presso le sale del museo Sciortino, di pochi giorni fa, in cui i miei lavori trovarono
d’accordo tutti e tre i critici presenti, (Crespi, Sgarbi e Sylos Labini) il
favore del pubblico e di tanti altri artisti espositori con me.
Woman in blue (acrilico su tela 80x80 - anno 2020)
Descriviti con tre aggettivi.
Determinata,
solare e creativa.
Ringraziamo Ornella De Rosa per questa piacevole chiacchierata e nel salutarci lei chiosa dicendoci:
"Nonostante la vita abbia cercato spesso di
sviarmi dai miei desideri, sono sempre riuscita a ricondurre i miei passi nel
mondo dei colori, superando avversità e difficoltà, con allegria e indomabile
ottimismo."