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"La libreria delle storie rimaste" di Manuela Chiarottino

Rubriche > Francesca e dintorni
22 luglio 2022

"Libreria delle storie rimaste"
l'ultimo libro di Manuela Chiarottino
una storia di vita e sentimenti!

intevista di Francesca Ghezzani
La libreria delle storie rimaste è il titolo dell’ultimo libro della scrittrice torinese Manuela Chiarottino, pubblicato con la casa editrice More Stories.
Manuela, ci conduci da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi. Come fai a riprodurre fedelmente o a inventare di sana pianta i luoghi in cui ambienti i tuoi libri?
Per questa storia ho immaginato un paesino nella classica campagna inglese, con case in pietra e piccoli ponti pedonali su fiumi dalle basse acque, dove magari nuotano le anatre, e naturalmente fiori ovunque. Un fascino senza tempo. Come sempre, quando scrivo un romanzo, ho fatto una ricerca sulle Costwolds, le dolci colline che rappresentano il cuore dell’Inghilterra e che già conoscevo, e ho scoperto quello che viene considerato il più bel villaggio d’Inghilterra: Bibury. Non ho voluto dare il nome vero perché non volevo essere legata del tutto alla sua descrizione, in più chi legge potrà ampliare la mia visione con la sua fantasia, perché Bibery è un po’ il paese ideale. L’importante per me è fare delle ricerche accurate, perché quello che si scrive sia reale o, come in questo caso, verosimile, avendo sempre in mente cosa ho immaginato per riuscire a trasmetterlo.
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Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative… Non svelo niente di più, ma ti chiedo se in Amabel troviamo caratteristiche di altri tuoi personaggi femminili.
Spesso i miei personaggi sono donne incompiute, trattenute da un dolore, un ricordo, una paura. Donne che durante il romanzo seguono un percorso di consapevolezza, di crescita, fino a sbocciare del tutto e sentirsi libere di essere se stesse. Credo sia uno dei lati interessanti di una storia, conoscere un personaggio che può apparire all’inizio già definito o addirittura antipatico, come forse potrà accadere con Amabel, e poi scoprire cosa nasconde o, viceversa, vedere da subito la sua fragilità e, in entrambi i casi, camminare al suo fianco, passo dopo passo, fino alla sua realizzazione.
Possiamo dire che in un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia. Potrebbe essere letto quindi anche da giovani lettori e lettrici?
Assolutamente sì, è un romanzo adatto a tutti, perché è una storia di vita, di sentimenti e il suo compito è coccolare il lettore e saperlo rincuorare. C’è l’amore per i libri, la lettura e la poesia. C’è la semplicità delle piccole cose, il senso di solidarietà che a volte sembra essere smarrito. Racconta di come le paure possano essere vinte, insieme, fidandosi dell’altro e di sé stessi. E naturalmente c’è l’amore.
La critica come sta rispondendo e da chi vorresti ricevere una recensione?
Con mia grande gioia le recensioni sono ormai sopra il centinaio e apprezzano il romanzo. Ne sono felice perché leggo dalle parole delle lettrici che sono riuscita a trasmettere l’anima della storia e loro sono state così brave a coglierla.
Infine, se diventasse la sceneggiatura per un film, chi lo interpreterebbe nei vari ruoli?
Non ho l’abitudine di identificare i personaggi dei romanzi con degli attori, comunque in questo caso direi che per lui non mi spiacerebbe Tom Hardy, attore che apprezzo, mentre per lei sono ancora indecisa. Sarebbe bello chiedere alle lettrici chi hanno immaginato.
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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