Ornella De Rosa insignita con il "Leone D'Oro" alla "Triennale dell'Arte" di Venezia
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A ORNELLA DE ROSA IL “LEONE D’ORO” ALLA TRIENNALE DELL’ARTE DI VENEZIA
(di Aurelio Armio)
Un prestigioso riconoscimento è stato assegnato il 7 novembre 2024 alla straordinaria pittrice e artista bresciana Ornella De Rosa in una delle più importanti rassegne d’arte contemporanea del pianeta.
“Alla Mostra Internazionale d’Arte della Triennale di Venezia” l’artista è stata premiata con il prestigioso “Leone d’Oro”, un riconoscimento che impreziosisce un 2024 ricco di altri prestigiosi premi e riconoscimenti.
La pittura per l’artista originaria di Passirano (Bs) è l’asse portante della sua vita, un amore incondizionato, una passione iniziata fin dalla tenera età, quando nello stare accanto alla mamma, anch’essa pittrice, imparò a disegnare e a giocare con i colori.
L’amore incondizionato per la pittura l’ha portata a fare la scelta di trasformare anche in professione questa sua grande passione, abbandonando l’impiego nella pubblica amministrazione per dedicare la sua vita all’arte alla pittura.
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Per far capire meglio il rapporto con
l’arte di Ornella, riporto qui di seguito un estratto di una sua intervista
rilasciata all’Astrolabio qualche anno fa: «La pittura è la mia vita, il mio
lavoro, la mia passione; tale era la mia convinzione, come lo è tutt'ora, che parecchi
anni fa anni fa mi licenziai dalla pubblica amministrazione presso la quale
lavoravo, per dedicarmi completamente al mondo dell'arte. Sono presidente di
una associazione artistica culturale che ha sede presso la scuola civica del
comune presso il quale risiedo. Organizzo corsi, eventi ed insegno disegno e
pittura a grandi e piccini.»
Come ho scritto all’inizio dell’articolo,
il “Leone D’Oro” rappresenta il culmine di un 2024 straordinario, un’annata ricca
di altri prestigiosi riconoscimenti. Sicuramente, però, il traguardo raggiunto
a Venezia non è un punto d’arrivo, ma semplicemente una tappa di una meravigliosa
carriera artistica; anzi, sono più che sicuro che questo premio rappresenterà
un punto di partenza verso nuovi e ambiziosi traguardi negli anni a venire.
Il raggiungimento di questi traguardi,
ricevere premi e riconoscimenti di valore assoluto in ambito internazionale,
non è cosa casuale ma è sempre frutto di passione, impegno, sacrifici, dedizione;
pensate che il 2024 di Ornella, prima di arrivare a Venezia, è stato un
susseguirsi di successi come il Riconoscimento al Merito Speciale della Giuria
nel premio accademico internazionale di Poesia e Arte Contemporanea “Apollo
Dionisiaco 2024” presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, oppure il “Premio
Città di Montecosaro”, rassegna internazionale d’arte. E non finisce qui,
sempre nel 2024 è stata “Artista selezionata dalla Giuria al Gran Premio Internazionale”
nel “Matera Art Festival 2024 – Biennale di Arte e Cultura” e molti altri
ancora sono i successi conseguiti da Ornella De Rosa (DRO Arte).
A tutto questo possiamo aggiungere le
numerose esposizioni nazionali e internazionali dove l’artista è stata invitata
a esporre le sue opere, mi limito a citare la partecipazione alla “Biennale
dell’arte di Barcellona”, oppure una lunga serie di esposizioni personali in
gallerie e location di grande fascino e importanza come, ad esempio, le “NAG
Art Gallery” di Pietrasanta o la recente esposizione personale al Castello
Visconteo di Pandino.
Per tutta Swanbook e per me personalmente,
il prestigioso traguardo dell’assegnazione del “Leone D’Oro” a Ornella De Rosa
è motivo di molteplici soddisfazioni. Su tutte, ovviamente, la gioia per l’artista
che vede premiato (non che ce ne fosse bisogno) il suo grande talento; poi la
grande soddisfazione personale nel vedere gioire una grande amica e poter
gioire insieme a lei; e l’ultima, ma non ultima, quella di tutta Swanbook
Associazione Culturale & Ricreativa che può vantare di veder premiata un’artista
come Ornella che è anche uno dei soci fondatori dell’associazione.
Sicuramente Ornella dedicherà, anzi credo
lo abbia già fatto, questo premio a qualcuno di importante. Io invece vorrei
dedicare a modo il “Leone D’Oro” a qualche scettico che poco ha capito di
quanta sia la grandezza di questa artista.