L'orologio astronomico del Torrazzo (Cremona) - L'Astrolabio Online

L'ASTROLABIO ONLINE
Magazine di Arte Cultura Territorio Ambiente Società di Swanbook Associazione Culturale & Ricreativa
Swanbook è associata a:  
Vai ai contenuti

L'orologio astronomico del Torrazzo (Cremona)

Rubriche > Itinerari e luoghi e altro
Cremona, città lombarda di grande storia e cultura, la città della grande arte della liuteria e dei grandi maestri Amati, Stradivari e Guarneri del Gesù. Ma anche la città del torrone tipico cremonese e della mostarda (quella di frutta). La città del detto "Turòon, Turàs e tettass" (torrone, Torrazzo e tettazze), che spesso viene anche modificato in "turòon, Turàs e Tugnass" in onore di Ugo Tognazzi, figlio di questa splendida città di provincia. Ma Cremona è anche la città che custodisce gioielli architettonici di grande bellezza: uno di questi è il Torrazzo, simbolo dell città e dello straordinario orologio astronomico collocato nella torre campanaria.
Il Torrazzo di Cremona, situato accanto al duomo, è uno dei simboli della città, unitamente al torrone cremonese e all’immensa arte della liuteria.
Il Torrazzo è una delle torri campanarie medievali in laterizi più alte d’Europa: alto 112,54 metri, è costruito a doppia canna: significa che la struttura è formata da due torri inserite l’una nell’altra.
Nell’intercapedine della torre corre una scala di 502 gradini.
Da una lapide murata alla sua base del Torrazzo è si legge quella che per molto tempo è stata ritenuta l'altezza della costruzione, infatti si credeva che il Torrazzo misurasse 122,217 mt. di altezza ma, secondo misurazioni successive confermate dal Politecnico di Milano, l'altezza è risultata essere di 112,54 mt.
Quella differenza di 10 metri non è scaturita da errori nella misurazione, ma dalla distanza della punta del Torrazzo da un punto “zero tecnico” situato dieci al di sotto del punto più alto della piazza su cui sorge il monumento e stabilito arbitrariamente in modo da tenere in considerazione i dislivelli morfologici del territorio cittadino.
Degli scavi archeologici effettuati agli inizi degli anni ottanta del XX° secolo hanno dimostrato la presenza di strutture sottostanti la torre, identificate come un'area cimiteriale esistente nei pressi dell'antica cattedrale o forse a strutture romane ancora più antiche.
Sostieni L'Astrolabio Online
Dona con PayPal
un piccolo contributo
per noi è un grande tesoro
ci aiuterai a fare informazione
Gli annali riportano, secondo quando tramanda la tradizione popolare che la torre sia stata edificata nel 754.
Studi di storici e archeologi hanno portato a definire che sembrano esserci state quattro fasi ben distinte nello sviluppo della costruzione di questo straordinario edificio.
La prima è stata datata al terzo decennio del XIII secolo; la seconda posizionata tra il 1250-1267, che ha portato a raggiungere il cornicione sottostante la quadrifora; una terza verso il 1284 che è stata una sorta di raccordo tra la seconda e la quarta fase, rappresentata dalla guglia marmorea (ghirlanda) terminata entro il 1309.
Da novembre 2018 ospita al suo interno il Museo Verticale, interamente dedicato alla Misurazione del Tempo.
L'orologio astronomico
Nel Torrazzo, al quarto piano, è stato in seguito incastonato uno degli orologi astronomici più grandi del mondo; il quadrante ha un diametro di 8,20 m (8,40 con la cornice in rame); giusto per rendere l’idea delle sue dimensioni l'orologio del Big Ben di Londra ha un diametro di 6,85 m.
L’orologio è stato costruito dai cremonesi Francesco e Giovan Battista Divizioli (padre e figlio) tra gli anni 1583-1588 su un progetto di A. Leoni che si basò su un bozzetto in scala del pittore Mario Busini e degli scultori Pietro e Vincenzo Ferraroni.
E’ un orologio interamente meccanico, ancora ai giorni nostri deve essere caricato quotidianamente.
Il suo quadrante è un gioiello di rara bellezza che rappresenta la volta celeste con le costellazioni zodiacali attraversate dal moto del Sole e della Luna.
L’orologio è dotato di cinque lancette (in realtà quattro perché una è doppia) in grado di rappresentare molti fenomeni astronomici: tra cui le fasi lunari, i solstizi e gli equinozi, l'ingresso del Sole nelle costellazioni, la posizione dei buchi lunari e le Eclissi.
Una cosa molto particolare è la lancetta del drago, che rappresenta un vero capolavoro di tecnica astronomica.
E’ una lancetta doppia di cui si osserva la testa e la coda.
Questa lancetta è in grado di segnalare le eclissi lunari e le eclissi solari: quando le lancette del sole e della luna si sovrappongono in contemporanea con quella del drago significa che da qualche parte della terra ci sarà un eclissi.
A tutti gli effetti questo orologio è un vero capolavoro di ingegneria.
Le campane
Nella cella campanaria del Torrazzo sono collocate 7 campane intonate in scala di Lab2 maggiore.
Le campane sono state prodotte nel 1744 dal fonditore milanese Bartolomeo Bozzi.
È inoltre presente un'ottava campana detta "campana delle ore", fusa nel 1581, che emette la nota Re bemolle3.
Il complesso delle campane viene definito “Il concerto dei Santi”.
Sette campane, come sono sette le note musicali e ad ogni campana è stato assegnato un Santo:
S. Barbara Eurasia - LA bemolle acuto
S. Antonio da Padova - FA
S. Nicola da Tolentino - MI bemolle
S. Agata - RE bemolle
S. Teresa - DO
S. Maria Lauretana - SI bemolle
S. Omobono e Imerio (protettori di Cremona) - LA bemolle grave della campana centrale, quella più importante.
E' come se tutti questi santi facessero un vero e proprio concerto!
Il frammento della croce di Gesù

Esattamente sulla cima del Torrazzo si trova una sfera d'oro che contiene un frammento della croce di Gesù e diverse altre reliquie dei santi.
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
Contattaci:
redazione@lastrolabio.swanbook.eu
Torna ai contenuti