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Marca Albente - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC

Rubriche > Eccellenze in tavola > Vini
settembre 2023

“MARCA ALBENTE”: un angolo di Franciacorta tra i Castelli di Jesi

Oggi parliamo di un vino che è figlio di una passione, quella di una famiglia di vignaioli della Franciacorta che hanno per un territorio lontano da casa e dalle loro origini. Un amore che ha spinto la famiglia Pezzola della Società Agricola La Valle in Franciacorta ad acquistare una tenuta nelle Marche, nelle colline di San Paolo di Jesi, cioè nel cuore della zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Personalmente posso capire benissimo come si possano amare pe Marche, perché sono territori che a mia volta amo moltissimo, che ho frequentato fi da quando era bambino e dove crescendo ho lasciato molti pezzi di cuore… e di pelle. Ma questa è un’altra storia che nulla ha a che vedere con quella che vi racconterò; quindi, torniamo alla nostra famiglia della Franciacorta che, per amore di un territorio e di un vino, ha creato una sua seconda casa nello jesino per produrre verdicchio.
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Prima di addentrarci nel raccontare “Marca Albente”, questo è il Verdicchio della famiglia Pezzola, parliamo un po' del Verdicchio, dando alcune informazioni generali su questo vitigno e sul vino.
Stiamo parlando di un vino che è un simbolo di questa regione, al pari del Rosso Conero.
l Verdicchio dei Castelli di Jesi è un vino bianco marchigiano che è rinomato e apprezzato tantissimo non solo in Italia ma in tutto il mondo, basti pensare che nel 2021 gli esperti di “Wine Enthusiast”, forse la pubblicazione di vini più importante al mondo ha giudicato un verdicchio del 2019 il vino bianco migliore al mondo. Credo che questo sia il miglior biglietto da visita immaginabile per una delle denominazioni di mi maggior pregio della regione e d'Italia, insieme al suo fratello Verdicchio di Matelica.
L'olio marchigiano EVO e biologico
Per quasi tutto il secolo scorso del Verdicchio si parlava come di un vino semplice, poi, grazie al grande lavoro svolto dai produttori di Jesi, il vino è cresciuto moltissimo, tanto da diventare uno dei i migliori vini bianchi d’Italia e del mondo.
Quello del verdicchio è un vitigno autoctono delle Marche ed ha origini molto antiche, basti pensare che esistono testimonianze scritte su questo vino che risalgono al XVI secolo. Questo fa pensare che la nascita del Verdicchio come vino risalga ancora più addietro nel tempo.
Ai nostri giorni il Verdicchio è senza dubbio oggi la bandiera dell'enologia marchigiana. Per onestà di informazione dobbiamo dire che molto della sua immagine “moderna” Il Verdicchio la deve all'azienda Fazi Battaglia, che dal 1954 ha iniziato a commercializzare il suo Verdicchio in una caratteristica bottiglia ad anfora che mai ha cambiato aspetto nel tempo, una bottiglia creata appositamente da Antonio Maiocchi e che ha reso famoso il vino in tutta Italia e nel mondo. Da quel lontano 1954 si sono moltiplicati i casi di Verdicchio che fa bella mostra di sé in bottiglie da forme particolari e anche insolite, che diventano abiti perfetti per un contenuto speciale.
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è un vino DOC prodotto nelle Marche in provincia di Macerata ed Ancona. Si presenta di colore giallo paglierino non molto carico con riflessi verdolini. Al naso presenta delicati profumi fruttati e tipici sentori floreali. Spesso si possono incontrare delle note quasi marine e le fragranze della macchia mediterranea in primavera. In bocca è asciutto e sapido, sviluppa note tostate, balsamiche con un sapore talvolta leggermente ammandorlato.
Non è azzardato affermare che il Verdicchio è un vino bianco sorretto di una struttura “da rosso”.
È un vino che si abbina ovviamente alla cucina marinara: quindi antipasti di pesce anche crudo, paste/risotti/zuppe di pesce, grigliate miste di pesce, pesce arrosto in particolare pescatrice/rombo/spigola. Ma si accompagna alla perfezione anche a carni bianche, in particolare il coniglio, che nelle Marche è presente in molte preparazioni d’eccellenza della cucina tradizionale della regione.
Sarà utile ricordarsi di queste informazioni sulle caratteristiche organolettiche del Verdicchio quando parleremo nello specifico di “Marca Albente”, ma il perché lo scoprirete leggendo.
I tartufi
È risaputo che le colline marchigiane sono intrise di qualcosa di magico, chi ha avuto modo di passarci e visitare questa splendida regione se ne sarà sicuramente accorto: paesaggi dolci e allo stesso tempo a volte severi, crinali che si ricorrono sinuosamente con una flessuosità molto femminile. I colori che si adeguano al sole variando nel corso della giornata e i profumi della macchia e del bosco che si sposano con quelli che arrivano dal mare. Se tutto questo ha ammaliato un marchigiano DOC come Giacomo Leopardi che in molte sue liriche e celebrato la sua terra natia, potrete benissimo immaginare che effetto possano suscitare in chi marchigiano non è e si ritrova immerso in un prodigio tra vigneti, pendii dorati dalle spighe mature in estate e i castelli, tanti, quasi uno su ogni vetta delle colline.
Tutto questo spiega il perché una famiglia di viticoltori bresciani, della Franciacorta, tempio delle bollicine, si sia innamorata delle Colline di Jesi a tal punto di decidere di diventare produttori di Verdicchio (ma anche di olio e di tartufi, per completezza di informazioni).
L’amore per questa terra e la passione per il vino hanno portato alla nascita di “Marca Albente”, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC. Già nel nome questo vino porta il suo destino. “Marca” è l’ovvio omaggio alla terra dove nasce, le Marche o, meglio, per quella Marca di Ancona dei tempi del Sacro Romano Impero. La denominazione “Marca”veniva data alle terre di confine, forse anche perché, nel tempo, furono governate da marchesi (ma qui lasciamo agli storici veri dare la corretta spiegazione); e poi “Albente”, con tutta la sua radice latina che ci riporta alla locuzione “albente caelo”, ovvero “allo spuntar del giorno” o “sul far del giorno”, per cui “alba”, che nel nostro caso possiamo interpretare come rinascita, desiderio di nuova vita.
Quindi “Marca Albente”, nasce con un nome che evoca la Rinascita, l’alba di un nuovo giorno. Anche per questo vino è stato adottato un nome rigorosamente in latino, una consuetudine quella di dare nomi “latini” a tutti i vini prodotti dall’azienda.
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore, “creato” da La Valle di Pezzola, è un vino di ottima struttura, di accattivante aromaticità con un’innata finezza. Dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, all’esame olfattivo rivela toni balsamici ed aromatici, fiori bianchi e pesca. Con una buona intensità aromatica e persistenza.
Il 20% di “Marca Albente” viene affinato in barrique esauste, questo interessante metodo di affinamento conferisce al vino maggior corpo e struttura, caratteristiche che vengono immediatamente constatate assaggiandolo. Tutte quelle fragranze primaverili di frutta, bosco, mare, quelle aromatiche note balsamiche e il giallo paglierino in “Marca Albente” vengono accentuate, dove quelle note primaverili di cui accennavo sembrano trasformarsi nei sapori forti e intensi dell’estate bruciante, sapori diversi a chi abituato ai “soliti verdicchi”. Anche il giallo paglierino in “Marca Albente” diventa più intenso, quasi ambrato.
Un vino che poteva sembrare una scommessa, ma invece è nato dall’esperienza e dalla conoscenza, quindi, se di scommessa vogliamo parlare, possiamo dire che la scommessa è stata non vinta, ma stravinta.
Questo non è un vino nato per caso!
Proprio per questo, nell’invitare tutti i lettori a contattare l’azienda tramite il forma inserito nella pagina, ricordiamo sempre che “BERE BENE CONVIENE!”
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Redazione: Desenzano del Garda
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