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Giorgia Corbari: la giovanissima vignaiola candidata ad essere "Donna del Vino 2025" in "Primavera è Donna 2025"

Rubriche > Interviste, cronaca e notizie
8 maggio 2025

INTERVISTA A GIORGIA CORBARI
(di A. Armio)

Le colline che circondano il Garda è risaputo che sono dedite principalmente alla viticoltura. Sono numerosissime attorno a Desenzano del Garda le aziende vinicole, grandi o piccole che siano, ma tutte votate alla produzione di vini di grande qualità.
E, questa è una gran bella cosa, continuano ad aumentare i giovani che seguono le tradizioni di famiglia rimanendo ancorati al proprio territorio e continuando a produrre vino, unendo alla tradizione l’innovazione.
È ancora più bello scoprire che fra questi giovani, molte sono giovani vignaiole.
Noi di Swanbook lo sappiamo bene e proprio per questo, da parecchi anni, all’interno della nostra iniziativa “Primavera è Donna” abbiamo inserito i “Premi Donna Territorio & Cultura” e uno di questi premi è riservato alla “Donna del Vino”. La nostra selezione delle candidate a essere “Donna del Vino” è indirizzata prevalentemente proprio alle giovani “vignaiole”.
Questa breve intervista vuole presentare proprio una giovanissima cantiniera (e mamma, tra l’altro) che forse la maggiore candidata a “Donna del Vino 2025”: Giorgia Corbari, della Tenuta Corbari di Desenzano del Garda.
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In realtà la storia dell’azienda ha la sua svolta principale del 1980 quando Roberto Corbari (il papà di Giorgia) allora appena 21enne, prende sulle spalle la conduzione dell’azienda che inizialmente contava su 2 soli ettari a vigna, la stalle e altri ettari destinati a produzione di mais. Il giovane Roberto non ha mai smesso di credere nel suo territorio e nelle sue potenzialità enologiche. Negli anni sono stati acquistati altri terreni e impiantati nuovi vigneti, con conseguente sviluppo della cantina.
Il primo grande cambiamento avviene nel 2017 quando unitamente all’interruzione dell'attività di allevamento, la giovanissima Giorgia entra a tutti gli effetti in azienda.
Una forza giovane e piena di entusiasmo quella della ragazza che porta in azienda una ventata di freschezza e da qui scaturisce una combinazione perfetta, quasi esplosiva: l’esperienza di Roberto, supportata dalla forza della tradizione e una visione più moderna e minuziosa di Giorgia per innovare la produzione.
Ma lasciamo che sia Giorgia a raccontarci tutto di lei e dell’azienda.
Ben trovata, Giorgia. Sei ancora giovanissima eppure hai già parecchi di esperienza nel mondo del vino. Cosa ha fatto scattare in te la molla per immergerti in questo fantastico mondo di vigneti, cantina e bottiglie?
Fin da piccina seguivo mio papà nei campi e in vigneto; finita la scuola superiore ho iniziato subito a lavorare in azienda e ho conosciuto sulla mia pelle la fatica e il sacrificio che serve per dare vita a buoni frutti, si patisce il caldo, il gelo, si fanno molte ore di lavoro (soprattutto in un'azienda familiare come la nostra). È stato proprio questo a spingermi a creare una nostra linea di vino con il nostro cognome: portare tutto il sacrificio e la passione mia e di Roberto sulle tavole della gente.
Da ragazzina hai sempre sognato questo lavoro? Non avevi in mente altro per il tuo futuro?
Sognavo di essere veterinaria in realtà, poi ho swicciato ma gli animali restano compagni di vita per me.

Che cosa hai portato di tuo in azienda?
Domanda difficile, credo la parte fondamentale che ho portato è un supporto a mio papà e renderlo ricco di orgoglio nei miei confronti. Questo gli ha permesso di vedere una continuità nella sua azienda (avendo tre figlie femmine era un po’ scoraggiato) e di continuare a crescere e innovarsi.

 
È sato facile unire l’esperienza di papà Roberto con la tua visione moderna nel condurre l’azienda?
Assolutamente no! Anzi tutt'ora a volte si discute.
Voi non producete molte etichette. Puntate molto sulla qualità, ci vuoi raccontare qualcosa dei vostri vini?Una caratteristica meno tecnica che mi piace raccontare sempre durante la presentazione dei nostri vini è che ogni nostra annata è differente, questo perché non abbiamo attrezzature sofisticate in cantina perciò ogni annata rappresenta quella che è stata la stagione in campo: siccità, piovosità, alte temperature, catastrofi atmosferiche ecc, sono tutte variabili per l'uva e ne influenzano la maturazione.
Quando sono nate le prime bottiglie di Lugana DOC?
La prima bottiglia Tenuta Corbari nasce con la vendemmia 2021.

Al lugana avete affiancato anche un rosso, il Custode, che vino è?
Custode nasce dalla volontà di dedicare un vino a Roberto (“custode” della famiglia e della azienda) e perciò per creare questo vino raccogliamo uve merlot da uno dei vigneti storici aziendali, sito a Solferino che ha circa 40 anni! Queste viti antiche danno pochi frutti ma concentrati.
Non contenta dell’impegno in vigneto e cantina, hai costruito una famiglia Mattia, che ora è tuo marito, e nel frattempo sei anche diventata mamma. Come riesci a conciliare famiglia e lavoro?
Questa è la parte difficile della mia vita, ho una grande passione per il lavoro e un grande amore per la famiglia e vorrei avere almeno 30 ore in una giornata per dedicare il giusto tempo a tutto. Ci sto provando.

Da un paio d’anni avete anche iniziato una piccola produzione di Olio EVO, come è nata l’idea dell’olio?
Vicino a un vigneto da noi gestito a Solferino c'era un colle con delle piante di olivo abbandonate; quando mio marito è entrato a far parte dell'azienda da buon ex giardiniere ha deciso di prendersi cura di quell'uliveto e raccogliere i suoi frutti per la Tenuta. Il nostro olio EVO infatti si chiama Incontro, quello tra me e Mattia.
Come abbiamo accennato, l’azienda non fa grandi ma fa tanta qualità. Ad oggi quante bottiglie riuscite produrre e quanti sono gli ettari a vigneto e oliveto?
Ad oggi abbiamo circa 20ha di vigneto e quasi uno di uliveto. Le bottiglie prodotte sono solo 8000: 1000 di Custode e il restante di Lugana.

Che effetto fa ad una giovane donna vedere il proprio nome sulle etichette del suo vino?
Come dicevo prima e una soddisfazione immensa, mi piace conoscere nuove persone e raccontargli la mia storia. Sono sempre stata per tutti “la ragazza che guida il trattore” e ora sono sempre quella ragazza ma che ora fa anche vini di qualità.
Quali programmi avete per il futuro? Pensate di ampliare l’azienda con nuovi terreni?
Già quest'anno abbiamo ampliato i terreni con due nuovi ettari di varietà Chardonnay. Un ettaro di Lugana verrà impiantato nelle prossime settimane e chissà magari per l'estate uscirà una nuova linea di vino che sta riposando in cantina? Chi lo sa!
Chi è Giorgia fuori dalla cantina, quando la sera si ritrova a casa con marito e figlio?
Giorgia è una donna che non si ferma mai, sempre piena di vita che gioca col suo bimbo, che ne vorrebbe altri e che le piace divertirsi. Cerco sempre di non far mancare niente a loro due, magari con dei piccoli gesti e provando a cucinare per loro qualcosa di commestibile!
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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