Viaggio in Cilento (di Fausto Scatoli)
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11 luglio 2022
VACANZA IN CILENTO
di Fausto Scatoli
Una nuova firma
arriva per la prima volta sulle pagine del nostro magazine: Fausto Scatoli, che
ci propone il resoconto di una sua breve vacanza nel Cilento, dove le bellezze
del mare si abbracciano alla sotria.
Fausto
presto avrà una sua raccolta di poesie pubblicata da Swanbook Edizioni così potrete conoscerlo meglio anche come scrittore e poeta, non solo come
viaggiatore, per quanto la scrittura è pur sempre il grande viaggio del pensiero.
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Estate si abbina con vacanza e, spesso, con mare. A me e alla mia famiglia piace cambiare destinazione per visitare luoghi sempre nuovi per noi del “Bel Paese Italico”.
Quindi quest’anno la scelta è caduta sul Cilento, le cui acque sono da anni bandiera blu.
Ma oltre a frequentare la bella spiaggia di Acciaroli, pulitissima e lambita da un mare limpido e pieno di vita, abbiamo girovagato un poco nei dintorni e visitato alcuni borghi antichi e ricchi di grnadissima storia e cultura.
Porto di Agropoli
Il primo di questi
borghi è stato Agropoli.
Anzi, Acropolis, antica
roccaforte greca situata sulla cima del promontorio da cui si dominano le
vallate sottostanti e l’accesso al porto.
Dopo aver parcheggiato
nella città nuova, ci siamo diretti verso la scalinata, veri e propri gradoni,
che conduce alla porta d’accesso. È un’ascesa impegnativa, ma la salita è
attenuata da numerosi punti panoramici che ripagano lo sforzo e la fatica.
Osservare da lassù il mare e il golfo nel quale è stato realizzato il porto,
incastonato fra strapiombi e vegetazione ricca, è stupendo.
Entrati nel centro
storico ci siamo inoltrati nelle strette viuzze, sempre a gradini, fino ad
arrivare al castello, ristrutturato dagli Aragonesi nel XV secolo.
Purtroppo lo troviamo
chiuso a causa di un evento privato e lo possiamo godere delle sua bellezza solo
dall’esterno. Pazienza.
Dopo aver girato per piazzette
e vicoli che si animano soprattutto la sera, decidiamo di ridiscendere verso la
città nuova, scoprendo una scalinata che conduce fino al porto, stretta e
seminascosta.
Castello di Acropolis
Porta di Acropolis
Paestum
Lasciamo Agropoli per
dirigerci alla nostra nuova meta: Paestum, le cui rovine sono visitate da
milioni di turisti. Anticamente era conosciuta anche come Poseidonia.
Le su rovine sono
davvero una meraviglia, ancora oggi segno dell’immensa e incredibile civiltà
che riempiva di vita e di fasto quei luoghi.
Non siamo fortunati,
anche qui sbagliamo giorno, ma perché troviamo un caos indescrivibile. Un’incredibile
fiumana di giovani che arrivano da tutte le parti d’Italia per assistere al
concerto di Blanco. Beh, almeno possiamo dire che la gioventù è presente a
Paestum, sia pure per motivi diversi.
Riusciamo comunque a
vedere alcuni templi, come quelli di Nettuno ed Era, l’anfiteatro, la piscina.
Lasciamo le vestigia
del passato con la promessa di tornare a rivisitarle in un’altra occasione.
Tempio di Era
Un altro magnifico
borgo che abbiamo visitato è quello di Castellabate.
Dopo una breve salita
a piedi ci si trova su quello che viene chiamato “Belvedere di San Costabile”,
un piazzale da cui si domina tutta l’area sottostante. Il piazzale è adiacente
al castello fatto costruire dall’abate Costabile e dal suo successore. E’ utilizzato
per eventi di vario genere, soprattutto letterari. Nel giorno della nostra
visita, ad esempio, c’era la fiera degli editori del Sud.
Attorno al castello
sorge il borgo medievale, in un intreccio di vicoli e stradine a gradini,
viuzze nascoste sulle quali si aprono all’improvviso dei varchi che si portano
a piazzette e spettacolari punti panoramici.
Panorama del belvedere di Castellabate
Sebbene tutto il
Cilento e il suo parco siano una delizia per gli occhi, luoghi ameni da
godersi, bella gente, mare fantastico… ma vogliamo dimenticare le mozzarelle di
bufala, i vini e i salumi cilentani?