Il cielo di maggio: notti con tante meraviglie
Rubriche > Archvio > Astronomia > 2021
Le notti di maggio: tante meraviglie tutte da scoprire.
Amici
maggio è il mese in cui la natura è nel pieno della
primavera, le notti sono sempre più corte ma il clima dolce favorisce le
osservazioni del cielo. Tante saranno le bellezze da osservare: pianeti, sciami
meteorici, costellazioni che racchiudono meravigliosi ammassi stellari e
galassie, stelle multicolori. Non perdiamoci questo spettacolo che la natura ci
offre gratuitamente!
Il Sole
Le giornate continuano ad allungarsi. Alla fine del mese,
la durata del giorno sarà aumentata
di ben. 58 minuti. Quasi un’ora in più di luce!
La Luna
Il nostro satellite sarà protagonista anche a maggio di una
“superluna”. Questo evento si realizza quando la Luna piena si trova al “perigeo”,
la minima distanza dalla Terra.
Il perigeo del 26 maggio sarà leggermente più ravvicinato
di quello di aprile e, per questo, sembrerà un po’
più “super” di quella del mese scorso.
La Luna piena di questo mese è tradizionalmente chiamata “La Luna del Fiore” in quelloccasione ci sarà anche un’eclissi di Luna totale che
sfortunatamente non sarà visibile dall’Italia.
Luna nuova sarà il giorno 11
maggio.
Luna piena il 26 maggio.
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I pianeti osservabili
Mercurio: il pianeta, generalmente difficile da osservare per la
sua vicinanza al Sole, sarà ben visibile soprattutto nella sera del 15 maggio, quando tramonterà quasi due ore dopo il
Sole.
Venere: il pianeta più luminoso, potremo osservarlo in condizioni
sempre migliori nella luce del crepuscolo.
Marte: il pianeta rosso, sarà ancora ben visibile nel corso
delle prime ore della notte.
La coppia dei pianeti giganti, Giove
e Saturno sarà sempre più protagonista dei
cieli del mattino. Nelle ore che precedono il sorgere del Sole Giove è l’astro più luminoso nel cielo a Sud-Est
Le congiunzioni
La Luna all’ultimo
quarto formerà un triangolo con Giove e Saturno. Questa suggestiva concentrazione di astri
sarà visibile nel cielo a Sud-Est prima dell’alba del 4 maggio.
La sera del 12 maggio,
giorno dopo la Luna Nuova, la sottilissima e
impercettibile falce lunare tramonta appena dopo il Sole nella luce del
crepuscolo, accompagnata dalle Pleiadi e da Venere.
La sera del 13 maggio,
prima del tramonto, Mercurio e una sottilissima falce di Luna
saranno in congiunzione.
Nelle prime ore della notte del 16
maggio il cielo occidentale sarà ricco di astri luminosi. Marte
e la Luna crescente sono visibili sotto Castore e Polluce, le stelle più brillanti
della costellazione dei Gemelli.
La sera del 28 maggio Mercurio e Venere si troveranno
molto vicini separati da circa 0,5° di distanza apparente. Una vera sfida
osservarli entrambi!
A fine mese potremo assistere ad una seconda congiunzione
tra la Luna e il “Signore degli anelli” Saturno. La Luna calante sorge insieme a Saturno e
seguita da Giove nel corso delle ultime ore della notte prima del sorgere del
Sole del 31 maggio.
Le costellazioni
Guardando verso Sud, potremo vedere alte nel cielo le
costellazioni del Leone e della Vergine, tra le più estese dello zodiaco. Le stelle
più brillanti e facili da individuare in questa zona di cielo sono Regolo, nel Leone, e Spica, nella Vergine.
Regolo, la stella più brillante del Leone, è uno dei
vertici del Triangolo primaverile. Si tratta di un sistema stellare quadruplo,
a circa 79 anni luce di distanza.
Le stelle più luminose del cielo di maggio le troviamo più a
Nord-Est; Arturo,
nel Bootes,
la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse, e la stella Vega, della Lira,
che dominerà i cieli estivi.
L’Orsa Maggiore, che si
trova praticamente allo zenit, sarà ottimamente visibile anche in questo mese.
La Stella Polare nell'Orsa Minore, unico punto fisso della volta celeste,
ci indica la direzione del Nord. Sotto l'Orsa Minore, a settentrione, possiamo
facilmente riconoscere Cassiopea e Cefeo.
Tra le due Orse, sinuosa come un serpente, troviamo la
lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo formato da Orsa Maggiore, Leone e
Bootes, sono visibili le piccole costellazioni dei Cani
da Caccia e della Chioma di Berenice.
Cor Caroli, “il cuore di Carlo”, è la stella principale dei Cani da
Caccia. Si tratta di una binaria situata a circa 110 anni
luce di distanza, le cui componenti appaiono di colore bianco e giallo.
In questa regione troveremo anche l’ammasso globulare M3, la magnifica galassia M51, la Galassia Girasole. Nei Cani da Caccia possiamo
osservare anche La Superba, denominata così da padre Angelo Secchi, si tratta di una splendida stella
variabile caratterizzata da un colore rosso molto intenso. Si ritiene che
La Superba sia ormai prossima alla fine della sua esistenza, che terminerà con
il rilascio degli strati della sua atmosfera nello spazio per formare una nebulosa
planetaria.
Sul confine tra Vergine e Chioma di Berenice si trova L’Ammasso della Vergine, composto da più di 1000 galassie.
L’Ammasso della Vergine costituisce il
cuore del Superammasso della Vergine, una super struttura cosmica a cui
appartiene anche il Gruppo Locale, il nostro “quartiere” nell’Universo su grande scala.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte
occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare alcune delle costellazioni che
sono state protagoniste dei cieli invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli
In tarda serata guardando a Sud-Est
sorgeranno la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario.
Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la Corona
Boreale e la costellazione di Ercole.
Nonostante non possieda alcuna stella di prima magnitudine,
Ercole è abbastanza facile da riconoscere,
trovandosi nello spazio compreso tra il Boote e la Lira. Qui ritroviamo lo
stupefacente ammasso globulare Messier 13,
uno spettacolo per gli occhi. Come ogni ammasso globulare, il suo aspetto
ricorda letteralmente uno sciame di stelle concentrate in una ristretta
porzione di cielo.
La costellazione di Ercole presenta ben 16 stelle molto
grandi al di sopra di 45 volte il nostro Sole, di cui ben 7 al di sopra di
circa 100 volte.
Sciami meteorici
Il primo sciame meteorico che incontriamo nel mese di
maggio sarà quello delle Eta Aquaridi, dovute al passaggio della cometa di
Halley. Il momento migliore per l’osservazione delle Eta Aquaridi è situato nelle ore
precedenti all’alba,
con il sorgere della costellazione dell’Aquario e il 5 maggio sarà
il giorno di picco massimo del fenomeno.
Con tante bellezze da osservare, non mi resta che augurare
a tutti
Cieli sereni!
Monica Menzogni