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Monica Menzogni: un firmamento di passioni (di R. Prest)

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MONICA MENZOGNI: UN FIRMAMENTO DI PASSIONI, NUMEROSE COME LE STELLE DEL CIELO CHE TANTO AMA.
di Rossana Prest
Oggi ho il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Monica Menzogni, una delle autrici che fanno parte da tempo della grande famiglia di Swanbook, infatti Monica, che non solo è la curatrice della rubrica di astronomia su “L’Astrolabio Online”, ha pubblicato due libri.
Il primo è una intensa raccolta di poesie dal titolo “Il gusto del cielo” e poi il delizioso e intrigante romanzo giallo “Dieci giorni a Ronchecourt”, scritto a quattro mani con Danilo Nucci.
Monica Menzogni è persona che vive di molte passioni al di fuori della sua professione: il bello che in tutte questa sue passioni riesce sempre a dare il meglio di sé.
Buongiorno Monica e ben trovata. Vorrei cominciare a parlare di lei, partendo dalle sue tante passioni, sostanzialmente lontane dalla sua attività professionale: astronomia, teatro, scrittura, musica, la campagna, gli altri… ma temo simpaticamente che ve ne siano anche altre. Si racconti un po’, i nostri lettori hanno il dono/difetto di essere tremendamente curiosi.
Buongiorno e grazie per la domanda.
Io ho un motto personale che riassume il mio modo di vivere la vita. “Curiosità e passione. Sempre!”
Amo la scienza, l’arte, tutto ciò che è espressione di talento umano e sono anche convinta che le esperienze debbano essere vissute per poter essere comprese. Mettere le mani nel l’impasto, se così si può dire. Quindi posso tranquillamente trascorrere un pomeriggio a mostra di pittura e trovarmi giorno successivo a raccogliere olive o piantare pomodori. Adoro cucinare ma anche cantare, osservare la natura, il cielo le stelle. Emozionarmi leggendo una poesia o trascorrere la notte a scrivere.
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In tutto questo, quanto c’è della bimba Monica? Quante di queste passioni arrivano da lontano?
La passione per il cielo me l’ha instillata mio padre, insegnandomi fin da piccola a riconoscere le costellazioni. Mi raccontava le storie della regina Cassiopea, di Andromeda e Perseo e io passavo le sere col naso all’insù a fantasticare. Crescendo l’amore per il cielo e le meraviglie dell’Universo è diventata una vera e solida passione.
La passione per la lettura la devo a mia nonna. Fu lei a comprarmi il primo libro vero di racconti, di quelli senza tante figure. All’epoca non andavo ancora alle elementari. Ricordo che assillavo tutti per insegnarmi a leggere e la soddisfazione che ho provato quando ci sono riuscita me la porto ancora dentro.
Tra le sue passioni ce n’è qualcuna che prevale sulle altre? E se si perché?
Qui rispondo senza pensare troppo. La scrittura e l’astronomia. Scrivere è una necessità ancor prima che un divertimento. Scrivendo posso dare sfogo alla fantasia e mettere a frutto tutte le esperienze fatte. L’astronomia è la scienza umana con la S maiuscola. Racchiude tutte le conoscenze. Storia, letteratura, progresso, tecnologia, fisica, meccanica…
Cos’è per lei il cielo?
Il cielo è parte di me. Potrei passare ore col naso all’insù e lasciarmi avvolgere dalla notte e dai suoi misteri. Mi sento totalmente appartenente all’Universo. In fondo non siamo che una parte del tutto. Apparentemente insignificante ma ognuno di noi, ogni singola particella, costituisce tutto ciò a cui apparteniamo in un mirabile ingranaggio in cui ognuno ha il proprio valore e senso.
Parliamo di libri. “Il gusto del cielo” è una raccolta di poesie che contiene anche significative immagini. Come si rivede in questo libro e come è stato armonizzato nel suo assieme?
Il Gusto del cielo è una raccolta di poesie che rappresentano tanto del mio mondo. Sono immagini e sensazioni espresse con versi liberi. Per me la poesia è un mezzo per dare voce a emozioni semplici ma profonde. Parlo di amore, di odio, di solitudine, ma anche la visita a un museo può suscitare poesia, o il semplice osservare la natura, le fronde di un albero che si agitano nel vento o un cielo gravido di stelle.
Dopo la poesia è arrivato un giallo, “Dieci giorni a Ronchecourt”, un racconto intrigante e originale, scritto a quattro mani. Perché questa scelta?
Certe scelte nascono da sole senza troppo pensare. Il mio amico ed ex collega di lavoro Danilo è stata la persona che ha più di tutti creduto in me come scrittrice. Mi ha sempre stimolata a scrivere e supportata oltre che sopportata in letture e riletture. Abbiamo passioni comuni come il teatro infatti la nostra amicizia nasce alla fine degli anni 80 quando ci siamo trovati a recitare insieme nell’Ubu re di Alfred Jarry. Ė stato abbastanza naturale cominciare a scrivere insieme. Abbiamo cominciato per gioco e poi ci siamo “lanciati” in un progetto più ambizioso. Tutto il romanzo ė stato scritto a distanza, tramite scambio di corrispondenza. Un impegno enorme, che ci è costato più di un litigio ma che ci sta regalando tante soddisfazioni.
La trama è decisamente interessante dove emerge una coppia di investigatori decisamente “improbabile”. Ci racconti del libro… ma lasciamo spaziare nel “suo amato cielo” i dettagli, così qualcuno potrebbe incuriosirsi e acquistare il libro.
I protagonisti in parte ci rispecchiano. Un integerrimo commissario della Sûreté e una pittrice naïf un po’ svanita. Come coppia di investigatori ė piuttosto singolare in effetti. Ma i due riescono a integrarsi alla perfezione e a risolvere una serie di delitti molto complessi che avvengono all’interno di un istituto per anziani gestito da suore. La storia è ambientata nelle Ardenne francesi negli anni ‘50 in un paese di pura fantasia. Il nome Ronchecourt è una nostra invenzione. L’ambientazione francese è una scelta che prende origine da quel primo lavoro teatrale di cui abbiamo parlato prima.  Il periodo degli anni 50 ci ha permesso di valorizzare al meglio i profili umani e le capacità di indagine dei protagonisti. Negli anni ‘50
non erano disponibili tutti i mezzi moderni per risolvere i casi e molto si doveva al “fiuto” del bravo poliziotto piuttosto che alla tecnologia.
Cosa si aspetta dalle sue passioni nel prossimo futuro?
Onestamente non so cosa aspettarmi. Certo è che continuerò a coltivarle tutte con passione e tanto amore e spero di poterle condividere con un pubblico sempre maggiore.
Si descriva in tre aggettivi:
Appassionata
Determinata
Curiosa
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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