"Le streghe non dormono" di Alice Bassoli: Aurelio Armio vi racconta il libro,
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Domenica, 20 luglio 2025
Vi racconto un libro: "Le Streghe non dormono" di Alice Bassoli
(di Aurelio Armio)
Eccomi!
Da qui non si scappa cari lettori de “L’Astrolabio Online”, questo libro ve lo devo proprio raccontare.
Un romanzo giallo decisamente interessante della stessa autrice di “La ninnananna del alberi”.
Premetto che la mia non è una recensione, non ho né i titoli, né i requisiti giusti per recensire libri di autori affermati.
Giovedì 10 luglio ho partecipato alla Biblioteca Civica di Villa Brunati di Desenzano del Garda all’incontro con Alice Bassoli per la presentazione del suo ultimo romanzo.
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“La streghe non dormono mai” è una storia di paese, di quei piccoli paesi che vivono in simbiosi con il Po, dove la vita scorre lenta come le acque del fiume e, esattamente come capita al fiume, la vita può travolgere tutto con una piena improvvisa, mettendo sottosopra una quotidianità già precaria di suo, devastando un’intera comunità quasi soffocata nella vita anonima e laboriosa tipica dei borghi contadini e rurali.
Tutto nasce dai giochi di un gruppo di ragazzini che vivono con le loro famiglie nella stessa corte, anche questa è una situazione frequente nei paesi a ridosso del Po tra l’Emilia ed il mantovano. Un trio di ragazzini dai caratteri simili e allo stesso tempo diversi ma accomunati dalla noia e, per scuotersi da questa noia, si inventano giochi che alla fine giochi non sono, ma vere e proprie birbonerie quasi persecutorie nei confronti di una famiglia malvista dal resto della comunità. Questa famiglia vive in un cascinale isolato a ridosso della golena.
Proprio durante uno dei loro raid al podere dei Morosini (questi sono i “reietti” citati” poso fa) Alessandro, Paolo, Filippo e sua sorella Maddalena, ragazzina con qualche deficit cognitivo, prima iniziano con il classico lancio di sassi verso la stalla dei Morosini e poi giocano a nascondino. Alla fine del gioco tutti presenti, tranne Paolo.
Paolo non risponde ai richiami degli amici e il panico s’impossessa degli altri tre che fuggono di corsa verso casa, sperando anche di trovare Paolo che magari è rientrato per conto suo.
Paolo non c’è!
Si mobilitano tutti i genitori dei ragazzi e vanno a cercare Paolo dove è stato visto per l’ultima volta dagli amici. Lo trovano in stato di incoscienza e con una bruttissima ferita alla testa. Portato d’urgenza in ospedale, il ragazzino cade in coma… si teme seriamente per la sua vita che cammina in equilibrio precario sul filo del rasoio che separa la vita dalla morte.

Attorno a questo tragico episodio, Alice Bassoli riesce a dipingere uno straordinario affresco di vita, di quella vita che sembra sospesa tra il fiume e la realtà, creando atmosfere surreali e spesso inquietanti.
Indubbiamente il suo essere reggiana di Po ha consentito ad Alice di entrare nel profondo più intimo della gente della bassa padana, la sua gente, quella dei luoghi dove è nata e vive.
Attorno alla tragedia di Paolo che lo lotta per la vita, si inanellano mille sfacciature e intrighi che vedono coinvolti tutti gli abitanti del piccolo borgo di Fossanera, il borgo immaginario dove Alice ha ambientato il romanzo.

Il colpevole designato è il povero (si fa per dire) Luigi Morosini, un uomo violento e feroce: chi meglio di lui come capro espiatorio. In fondo l’uomo ha già ucciso, magari lo farà ancora. Quindi trovata la vittima e avendo a disposizione un colpevole con tutti i requisiti per esserlo, ecco che tra la gente il caso è chiuso e non resta che incarcerare il responsabile e aspettare e sperare che Paolo possa sconfiggere la morte e dire agli inquirenti il nome di chi ha cercato di ucciderlo.
Gelosie, intrighi, segreti, sospetti, tradimenti, figli non figli, chi più ne ha più metta. Alice nel dare vita e anima a tutti i suoi personaggi, riesce ad innescare una specie di effetto domino dove ogni tessera cela un segreto… Davvero vi stupirete nel leggere “Le streghe non dormono) (perché davvero dovete andare in libreria ad acquistarlo… e leggerlo). Scoprirete che tutti, nessuno escluso, degli abitanti di Fossanera è a suo modo vittima di qualcosa, vittima di sé stessi o dei pregiudizi degli altri, o ancora di un passato cupo e ombroso.
Alla lunga, il povero Paolo, la vera vittima di un atto di ferocia, è forse meno vittima di tutti quelli che fanno parte di quel mondo di provincia, di fiume…
Ma non vi dico altro: leggete il libro!