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"La culla di Giuda" (Manuela Corsino): recensione di Aurelio Armio

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Manuela Corsino con Aurelio Armio durante la presentazione del libro di venerdì 10 novembre 2023
“La culla di Giuda”
Manuela Corsino
Swanbook Edizioni
recensione di Aurelio Armio
Il libro di cui parliamo oggi è l’ultimo nato in casa Swanbook Edizioni: “La culla di Giuda”, il primo thriller firmato da Manuela Corsino, bresciana di Nave. L’autrice già nota ai lettori per aver scritto diversi romanzi, si è cimentata con grande talento in un nuovo genere letterario, riuscendo a imbastire una trama davvero efficace e coinvolgente.
Pur iniziando molto lontano dall’Italia, in Romania, tutta la vicenda si svolge tra Brescia ed il lago di Garda. I protagonisti principali del romanzo sono tre amici e un personaggio piuttosto ambiguo ed inquietante.
Tutto ha inizio nella torrida estate del 2004, quando tre amici che vivono la loro adolescenza nella periferia di Brescia, in quegli agglomerati urbani che vengono definiti quartieri dormitorio dove regna il degrado e la povertà, approfittando dell’assenza per tutta l’estate del proprietario di una villa lussuosa, si intrufolano nel giardino per godersi la piscina. La curiosità e il gusto del proibito hanno spinto i tre amici a osare di più e riescono ad intrufolarsi nella casa momentaneamente disabitata, scoprendo segreti insospettabili e inquietanti sulle personalità del proprietario, noto a tutti come persona assolutamente integerrima e rispettabile.
Da qui in avanti, e per anni, si rincorrono fatti di sangue e violenze inaudite a cui fanno seguito le conseguenti indagine di Polizia.
Manuela ha saputo ben amalgamare l’intreccio del thriller, della violenza e della ferocia di alcuni delitti con una lucida descrizione del disagio in cui hanno vissuto e sono cresciuti i tre giovani amici, attorno ai quali si sono aggiunti man mano altri loro coetanei che vivono anch’essi nello stesso quartiere di periferia.
Tutti quanti, negli anni, sono diventati adulti e ognuno ha seguito la propria strada, chi virtuosamente affermandosi nella vita e nella professione, chi anche fuori della legalità.
Di tutt’altra pasta è il proprietario della villa con piscina: uomo rispettabile che saprà invece regalare inusitate sorprese ai lettori.
“La culla di Giuda”, che nella storia medievale è stato un feroce e sanguinario strumento di tortura, è un thriller che cattura e coinvolge il lettore invogliandolo alla lettura capitolo dopo capitolo per scoprire cosa accade. In questo emerge il talento dell’autrice che ha saputo dare alla narrazione un ritmo quasi cinematografico come se, anziché di fronte ad un romanzo, il lettore si trovasse di fronte alla sceneggiatura di un film. In fondo è questo che ci si aspetta leggendo un noir.
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L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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