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Annalisa Carelli e il suo mondo: discipline olistiche, musica e arte... e lo sport

Rubriche > Interviste, cronaca e notizie
gennaio 2021

ANNALISA CARELLI E IL SUO MONDO: DISCIPLINE OLISTICHE, MUSICA E ARTE… E LO SPORT
(di Aurelio Armio)

Come sempre “L’Astrolabio Online” è attento ad attività e persone che rappresentano un ponte tra imprenditoria, cultura, arte e benessere fisico e mentale.
È indiscutibile che le arti, la cultura, la musica rappresentino la migliore medicina per la mente e di conseguenza per il corpo, ma ovviamente non possono essere sufficienti a garantire un equilibrato “stare bene” con noi stessi e con il nostro corpo.
Ecco allora che ci sono persone che possono contribuire a portare il giusto equilibrio tra mente e corpo.
Una di queste persone è la protagonista della prima intervista del 2025 del nostro magazine: Annalisa Carelli, cremasca, appassionata di musica, è stata anche cantante e proprio da questa sua esperienza artistica ha capito quanto sia importante una corretta respirazione per portare equilibrio e energia dentro di noi, ma sarà lei a spiegarci tutto.


Benvenuta su “L’Astrolabio Online” Annalisa, la prima cosa che ti chiediamo è questa: che ci fa una cremasca sul lago d’Iseo?
Buongiorno e grazie, felice di essere qui. Cremasca sul lago d’Iseo per il mio bisogno di espandere la mia attività, di farmi conoscere su un territorio più vasto, di portare più in là le mie conoscenze e aiutare più persone.
Sono sempre stata molto intraprendente. Una mia amica ha aperto il suo atelier a Sarnico e mi ha invitata. Il lago mi è piaciuto tantissimo e così è iniziata l’avventura.
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Prima di approfondire la conoscenza di questo tuo progetto professionale, raccontaci di Annalisa, chi era e cosa sognava la bimba Annalisa e cosa voleva fare da grande. Sappiamo che da ragazza ti sei avvicinata al mondo della danza. È iniziata in questo periodo della tua vita la passione per lo spettacolo?
Proprio così, da adolescente sono nate le mie più forti passioni, la musica, l’arte, il ballo. Sognavo il mondo dello spettacolo come espressione di me, per dar voce alla mia anima.
I miei studi sul corpo e le scienze motorie sono partiti da qui, dal corso di danza moderna e hip-hop all’Università.
Intanto imitavo le rock star degli anni 90 e partecipavo alle gare di canto della zona.
Non so se siano le classiche leggende metropolitane oppure una vera verità, ma sembra che, dopo aver anche vinto qualche concorso musicale, ti accorgi che musica e arte sono solamente un hobby e quindi ecco l’ISEF e la specializzazione in insegnante di fitness. Eppure, la musica mi sembra ben presente ancora: Annarock non è del tutto in dimenticatoio, o sbaglio?
Sì, ho vinto qualche gara canora mentre frequentavo l’Università.
L’ISEF per me è stata una meravigliosa esperienza, mi ha portato fuori dalle limitazioni locali e sono diventata insegnante di fitness che era il ruolo che più mi ricordava la danza. Cercavo un collocamento nel mondo del lavoro, facevo anche aerobica e creavo coreografie ma mi mancava l’arte.
La musica non è mai stata solo un hobby, per me è qualcosa di più, una necessità.
Così a 26 anni ricomincio a cantare e…. ora ti racconto tutto.
Dalla danza alla passione per la musica il passo è stato breve. Ecco, quindi, un’Annalisa Carelli cantante e rocker. Ci racconti come è avvenuto questa metamorfosi, che poi scopriremo non essere l’unica metamorfosi che ha trasformato, o completato, il suo mondo. È in questo momento che ti avvicina allo studio della meccanica vocale e a collaborazioni con diversi artisti a cui ha fatto seguito un progetto ben definito con un tributo ad una grande artista del panorama musicale italiano. Come è successo tutto questo?
Questa volta è una rivoluzione, voglio costruire qualcosa con la musica! Inizio a prendere lezioni di meccanica vocale dal vocal coach Giulio Garghentini, compro la strumentazione, comincio ad esibirmi.
La svolta arriva dopo qualche anno con il tributo a Gianna Nannini, inizio con una band tutta la femminile, il progetto piace e facciamo live tutte le settimane. È stato un periodo magico, un’esperienza meravigliosa.
La passione per Gianna mi ha spronato a migliorare tantissimo e per me è stato un onore. L’ho incontrata, ho seguito i suoi live in Italia e all’estero, sono stata in trasmissioni televisive, backstage e anche nella sua casa di Siena. Tutto molto emozionante. In quel periodo il mio nome d’arte è stato Annarock.
È stato curioso perché nessuno mi conosceva come Annalisa, in fondo ero una ragazza solitaria con le mie forti passioni, ma tutti sapevano chi era Annarock.
Ho incontrato tante persone e molti sono diventati amici.
Ho cantato anche in altri progetti, ho avuto una band di musicisti professionisti e ho inciso 3 singoli.
Ma arriviamo al presente, quello che in fondo è stato il motivo iniziale del nostro contatto. Ora, in quel di Sarnico, da non molto tempo hai dato vita a “Studio Olistico Postura in Libertà”, una scommessa o, invece, il proseguimento di un percorso iniziato dalla passione per la musica e che poi si è sviluppato?
Direi il proseguimento di un percorso. Lo studio del canto mi ha avvicinata alle discipline olistiche, per migliorare vocalmente ho dovuto imparare il concetto del “lasciare andare”.
Il canto è una disciplina di crescita personale, bisogna guardarsi dentro e liberarsi. Risuona con la nostra energia a livello alto.
Con “Postura in Libertà” propongo tutte le discipline frutto del mio percorso personale.
Per affrontare questo cambiamento radicale, o forse no, del tuo mondo, immagino che sia stato necessario un percorso importante di formazione personale per diventare terapista, ce ne parli?
Inizialmente ho fatto tutto per la voce, poi ho capito che dietro la voce c’ero io. Sembra banale ma non lo è. La società ci insegna l’idea del consumismo, il comprare. Ma una dote non la puoi comprare, la devi esprimere, e come fai se non sai da dove partire?! La risposta è dentro.
A seguito di alcune problematiche personali mi sono avvicinata alla posturologia del dottor Raggi da paziente e ho ottenuto risultati incredibili. È stato naturale per me frequentare la scuola per diventare terapista e poter aiutare tante altre persone. “La postura è l’espressione della nostra storia”.
Puoi spiegare ai nostri lettori in cosa consiste la sua attività? Quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere? Non mi sembra un’attività solamente “imprenditoriale”, ma rappresenta anche qualcosa di importante a livello sociale, qualcosa che aiuta a stare meglio con noi stessi e quindi, di riflesso, ad essere più sereni e propositivi anche nel rapportarci con gli altri.
Sì, diciamo che il focus è posturale, l’obiettivo è la risoluzione dei problemi posturali. Però essendo un argomento vastissimo va dal miglioramento di un dolore ad un obiettivo spirituale.
È il paziente a stabilire quale sia il suo scopo, il terapista è la guida. Ovvio che l’obiettivo può modificarsi nel tempo, la visione può cambiare. Per me per esempio è stato così.
Nella pratica le attività proposte sono il riequilibrio posturale individuale Raggi Method® con Pancafit®, la ginnastica posturale energetica, la respirazione energetica, le costellazioni relazionali con le caramelle, lo yoga sciamanico.
L’ascolto e la rieducazione del respiro ci permettono di lasciar andare le catene muscolari, ritrovare benessere e salute e riavvicinarci al nostro sé.
E, tanto per non farci mancare nulla, che cosa c’entra Annalisa con il calcio ed il calcio con Annalisa?
Il calcio da ragazzina era il mio unico gioco sportivo all’aperto. Non ho mai potuto fare la calciatrice per i pregiudizi sociali e la mancanza di squadre però l’ho sempre amato come sport.
3 anni fa dopo aver fatto il corso di Massaggiatore MCB ho ricevuto la proposta da una squadra per seguire i ragazzi durante gli allenamenti e la partita ed ho accettato volentieri. La posturologia è utilissima in questo frangente e anche se in un altro ruolo il calcio lo vivo lo stesso sul campo.
Il destino non lascia indietro niente.
Sappiamo (abbiamo delle spie) che sei molto aperta alle contaminazioni multidisciplinari tra la sua attività e l’arte in genere o anche verso altre discipline simili che possono viaggiare parallelamente alla tua. Quali progetti hai in questo senso?
Sì, ho aperto uno studio olistico proprio per questo. A breve lo studio ospiterà un evento di Musicoterapia.
Non vedo l’ora!
L’arte, la musica, la postura, la spiritualità e tanto altro al servizio del benessere della persona.
La felicità è la meta ed esiste sempre, solo a volte bisogna togliere i massi che si frappongono tra noi e lei.
E più in generale, come immagini il tuo futuro?
Il mio futuro mira all’evoluzione continua delle mie passioni, il resto è nelle mani del flusso della vita.
 
Io vorrei aprire più studi, scrivere un libro, registrare un disco e tanto altro.


Ora che ti sei trasferita (un po' si e un po' no) sul Sebino, che ce ne facciamo della tua Crema? Abbandonata o vuoi portare ancora qualcosa del tuo mondo nella tua terra?
Continuo ad essere cremasca e a lavorare per i miei concittadini, esercito anche qui la mia professione da posturologa, tutto è in fase di sviluppo.


Chi è Annalisa al di fuori del suo Studio Olistico, degli spogliatoi e dei campi di calcio, dei palchi: passioni, hobbies, famiglia?
Sono immersa nelle cose che amo e a questo ho dedicato la mia vita, mi piace divertirmi con gli amici, viaggiare, vivere nuove avventure.
Descriviti con tre aggettivi:
 
 
libera
 
passionale
 
determinata
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Redazione: Desenzano del Garda
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