Incontro con Fabiola Orsini
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FABIOLA ORSINI
intervista di Rossana Prest
In questa nuova intervista ho il
piacere di incontrare una giovane scrittrice che affronta la sua prima
esperienza in campo letterario.
È uscito da pochi giorni nelle
librerie “Ho scritto di te”, un delizioso romanzo breve edito da Swanbook.
L’autrice di cui parlo è Fabiola
Orsini, davvero giovanissima, originaria di Priverno, provincia di Latina.
Buongiorno Fabiola, un piacere
incontrarla e conoscerla. Ci racconti qualcosa di lei, i nostri lettori sono
ansiosi di sapere qualcosa di più su di lei, oltre ad essere una scrittrice
esordiente.
Chi è Fabiola e quale è il suo
mondo?
Difficile
descrivere il mio mondo.
Conduco
una vita normale: famiglia, università, lavoro, molti sogni ed obiettivi come
ogni persona.
Il
mondo reale però è sempre stato accompagnato da tutto un mio mondo interiore
molto più complesso. Non sono mai stata una persona semplice da capire.
Estremamente introversa e timida, fino a poco tempo fa credo che davvero
pochissime persone potevano dire di conoscermi realmente.
Il
mio carattere è sempre stato un limite per me, in contrasto con una grande
voglia di "uscire da guscio", come si suol dire, e vivere.
Di
lavoro ne ho fatto per migliorarmi ma, ad oggi, posso dire di essere sulla
buona strada.
Fortunatamente
sono circondata da persone che mi vogliono bene e mi sostengono, in primis la
mia famiglia e credo che questo mi abbia aiutato a raggiungere i miei obiettivi
senza paura, una volta trovata la fiducia in me stessa.
Il
mio mondo è molto colorato, la mia curiosità unita alla mia testardaggine hanno
fatto sì che io non mi ponessi limiti nello studiare ed interessarmi di tante
cose in diversi ambiti. Dalla natura, all'arte, passando per l'agricoltura,
l'enogastronomia, l'artigianato fino alla moda e la tecnologia, anche perché
penso che oggi con tutti gli strumenti a disposizione dovremmo essere tutti un
po’più curiosi.
La
costante nella mia vita sono sempre stati i libri e la scrittura. Leggo e
colleziono libri da quando ero bambina, e, come già detto, essendo introversa,
ho trovato nei libri il mondo che cercavo ed ho sempre utilizzato la scrittura
per esprimermi meglio.
Il
bello è che solo dopo questa esperienza mi sono resa conto di quanto sia
importante e fondamentale per me questa costante che fino ad oggi non avevo mai
considerato come potenzialità.
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Da dove nasce la passione per
la scrittura e quindi il desiderio di pubblicare un suo primo libro?
La passione per la scrittura nasce
dalla prima adolescenza, in ambito scolastico.
Ricordo il primo premio vinto come
miglior articolo su una testata giornalistica locale quando ero ancora una
ragazzina.
Adoravo fare temi, scrivere storie,
leggere libri, i miei professori hanno sempre riconosciuto questa mia
"propensione alla scrittura". Ad oggi devo ringraziare anche alcuni
di loro.
Al liceo ho perseguito questa passione
scrivendo articoli per il giornalino scolastico di allora, dedicandomi
soprattutto alle recensioni di libri.
Ai tempi dell'università ho continuato
a scrivere. Credo che la famosa "scintilla" sia scattata quando ho iniziato
a fare relazioni su temi etici all'università, sentendo il bisogno di
esprimermi e dire la mia.
Ripensandoci adesso, sono state le
parole di elogio datemi dalla mia professoressa di allora a farmi pensare che,
nella mia vita, non poteva non esserci la scrittura, magari anche in ambito
professionale.
È passato qualche anno da quell'evento
ma nel frattempo è cambiato tutto e sono cambiata io, o meglio, sono cresciuta.
Ho analizzato la situazione e cambiato diverse strade.
Nell'anno del covid ho avuto tempo per
riflettere, un giorno in particolare avevo necessità di scrivere...ed ho
iniziato.
Il desiderio di "mettermi in
gioco" ed inviare il mio primo manoscritto al concorso indetto da
Swanbook, è stata una sfida con me stessa. Non avevo aspettative ma volevo far
leggere ciò che avevo scritto a persone competenti. Trovare il coraggio di
partecipare ad un concorso per una persona introversa come me era già una
vittoria, in un periodo molto delicato della mia vita.
Tutto ciò che è successo dopo...non basterebbe
un altro libro per descriverlo.
Un sogno che si avvera.
Quali altre passioni o hobbies coltiva?
Sono una persona molto curiosa, affascinata dalle bellezze del mondo, ho avuto la possibilità di viaggiare e questo mi ha arricchito tantissimo a livello personale e culturale.
Adoro la natura da sempre, la mia casa d'infanzia è circondata da un bosco e per questo mi resta molto difficile oggi pensarmi a vivere in città. Grazie ai miei studi universitari posso dire di aver approfondito diversi aspetti riguardanti il mondo della natura, per me semplicemente affascinante.
Di pari passo va il mio amore per gli animali. Cani, gatti, cavalli, fino alle oche, forse più che amore il sentimento che provo verso la natura e gli animali è di rispetto.
Oggi non saprei immaginarmi senza i miei tre cani.
Da diversi anni faccio running regolarmente, definirlo un hobby non è proprio esatto, è più una necessità. Da quando ho iniziato, correre per me è diventato una valvola di sfogo oltre che un modo per stare bene con me stessa e tenermi in forma, essendo un'educatrice alimentare riconosco tutti i benefici che uno stile di vita sano ed equilibrato può dare.
Altra grande passione va alla cucina, la pasticceria e l'arte del vino. Leggermente in contrasto con lo stile di vita sano ma se ben bilanciato è positivo anche concedersi qualche piacere ogni tanto.
Ho fatto diversi corsi di pasticceria per migliorarmi, per questo ad ogni festa sono io l'addetta ai dolci.
L'enologia è sicuramente l'interesse più recente. C'è un mondo dietro al vino che non si comprende finché non vi si entra. È davvero un'arte da scoprire ed io quando ne ho l'occasione non me la lascio scappare.
Come ho già detto all'inizio amo viaggiare ma non da turista bensì da viaggiatrice; di un luogo voglio comprenderne l’autenticità e le tradizioni, l’anima in qualche modo e queste caratteristiche vanno ricercate lontano dalle classiche mete.
Viaggiare con la fantasia e nella
realtà, credo sia il mio hobby preferito.
Natura, animali,
enogastronomia: hanno un legame che le unisce?
Sicuramente ciò che accomuna queste mie
passioni è l’autenticità e la semplicità. Trovo coerente affermare che nella
bellezza della natura, animali ed enogastronomia non ci sia niente di
artefatto. Vedere la bellezza nelle cose semplici e soprattutto riuscire a
percepirla.
Diciamo tra l’altro che apprezzo stare
in compagnia ma, tendenzialmente, sono una persona solitaria quindi, spesse
volte, mi ritrovo a sentirmi a mio agio soltanto stando seduta in giardino, con
i miei cani intorno, a concedermi una fetta di crostata fatta da me mentre
guardo l’uliveto di famiglia ed ascolto il silenzio.
Mi è capitato di pensare alla mia casa
come alla “Tara” di Rossella O’Hara in Via col vento. Un po' estremo il
paragone ma tutte le mie passioni sono nate lì, quindi il filo conduttore forse
è proprio il luogo in cui riesco ad essere me stessa: casa mia.
Parliamo del libro. Come è nata la storia di “Ho scritto
di te”?
“Ho
scritto di te” … era già scritto dentro di me.
Un
gioco di parole per dire che tutte le esperienze che ho visto da vicino o
vissuto in prima persona nella vita, mi hanno portato a costruire una storia
nella quale sono riuscita ad immedesimarmi completamente.
Sono
una persona introspettiva ed empatica, questo ha fatto sì che riuscissi a
sentire come mie molte situazioni esterne a me; colorandole di malinconia e
mescolandole tra loro, ne è venuto fuori un racconto.
Non
nego che la personalità di Diletta, la protagonista, mi rispecchia molto ma non
credo avrei mai avuto la pazienza di aspettare qualcuno per tanto tempo come
lei.
Dico
che era già scritto dentro di me perché ricordo perfettamente il pomeriggio in
cui ho iniziato.
Dopo
una grande perdita, ho sentito il bisogno di “romanzare” tanti ricordi, miei e
non, ed imprimerli in un file (anche se avrei preferito su un foglio). Da lì la
storia è venuta fuori da sola…diciamo che la “sentivo” abbastanza con tutta la
sua malinconia.
Mi
definisco come un’inguaribile romantica perché sono affascinata dall’idea
dell’amore da quando ne ho memoria. Sono cresciuta leggendo libri e poesie
d’amore, ascoltando canzoni e guardando film “strappalacrime”, questo ha
sicuramente influenzato il mio modo di scrivere, ma mi rendo conto,
confidandomi durante questa intervista, che mi emoziono guardando un film o
leggendo un libro, allo stesso modo in cui mi emoziono scrivendo di qualcosa
che “sento”. E’ questo il mio modo di scrivere.
Naturalmente
nel libro non poteva non esserci il lieto fine ma quello purtroppo nella realtà
è difficile da trovare. Resta comunque il ricordo di un’esperienza molto
intensa per me.
Finga di essere un critico
letterario e ci dia un suo parere sul libro.
Ambizioso immedesimarmi in un critico
letterario.
Lo definirei un libro introspettivo in
cui chi legge può riconoscersi in qualcosa, dalla lettura scorrevole e sincera.
Sinceramente penserei di avere di
fronte una scrittrice “acerba” ma con un buon potenziale da sviluppare e
perfezionare, con uno stile che può trovare un riscontro positivo nel lettore.
Insomma, mi darei una possibilità per
continuare a scrivere.
Come lo immagina il suo futuro
di autrice dopo questo ingresso nel mondo della letteratura?
Lo immagino.
Prima di questa esperienza non avrei
osato immaginarlo.
Di strada ne ho molta da fare ma ho
trovato entusiasmo e fiducia in me stessa.
Il primo pensiero che ho avuto
sfogliando per la prima volta il mio libro, l’ho confidato ad una persona
fondamentale in tutto questo mio percorso; in grandi linee gli ho detto di
“aver trovato me stessa”, che mi piace troppo scrivere e che voglio continuare
a farlo, migliorandomi ma credendo di poterci riuscire sul serio.
E’ qualcosa che voglio con forza.
Scrivere è sempre stato sul mio
percorso anche se io non lo sapevo, non avevo la forza per vedere in me questa
potenzialità.
Non posso non ringraziare Swanbook per
avermi “vista” ed aver creduto in me, dandomi fiducia e più di una possibilità.
E’ una grande famiglia in cui sono
entrata a far parte ed il mio futuro da scrittrice lo vedo con loro.
Voglio crescere e continuare ad
esprimermi nel modo che mi riesce meglio, con la speranza di riuscire a
trasmettere al lettore le stesse emozioni che io provo scrivendo.
Si descriva in tre aggettivi:
Testarda, sognatrice, curiosa.