Swanbook: Microeditoria si, Microeditoria no, Microeditoria forse
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MICROEDITORIA SI, MICROEDITORIA NO, MICROEDITORIA FORSE
C'è aria di burrasca per la partecipazione di Swanbook a Microeditoria, sono nell'aria provvedimenti sicuramente impopolari e che per colpa di molta, potranno penalizzare tutti.
Lunedì 25 luglio abbiamo incontrato il Dott. De Iaruleo, fiscalista e consulente amministrativo di SB Multiservice, ente che controlla Swanbook Edizioni.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui in merito ai malumori che serpeggiano all’interno di SB sulla partecipazione di Swanbook a Microeditoria 2022. De Iaruleo, riportando il pensiero della proprietà, ha confermato un certo disagio che si è venuto a creare in merito alla partecipazione o al ritiro di Swanbook da Microeditoria.
Dott. De Iaruleo, lei è voce importante all’interno di SB, ci può dire cosa sta accadendo?
E’ presto detto, la proprietà del gruppo, alla luce di aspettative che sono venute meno, sta valutando attentamente se presenziare o meno alla manifestazione espositiva che si svolgerà a novembre.
E’ possibile sapere qualcosa di più?
La proprietà è profondamente delusa dall’atteggiamento evidenziato dalla maggior parte degli autori pubblicati.
Cioè?
Sono diverse le cose che hanno colpito redazione, amministrazione e gran parte di noi consulenti esterni di SB. Le reazioni scaturite dopo l’annuncio della partecipazione di Swanbook a Microeditoria, sono state di diversa natura e abbastanza sorprendenti. Infatti sono arrivati in redazione una valanga di apprezzamenti da parte di persone che non hanno nulla a che fare con Swanbook Edizioni e men che meno con SB Multiservice. Eppure queste persone non hanno lesinato commenti favorevoli alle nostre intenzioni, sottolineando spesso anche l’importante impegno (anche economico) che il gruppo deve sostenere per partecipare all’evento.
Ciò che ha invece amareggiato SB Multiservice sono stati i pochi commenti ricevuti dagli autori pubblicati, i quali si sono interessati principalmente ai propri interessi personali e meno a comunicare apprezzamento verso un’iniziativa importante.
Cosa intende dire?
Che da quando si è comunicata la notizia della partecipazione dell’editrice da noi controllata a Microeditoria, almeno il 90% degli autori si è preoccupato di sincerarsi, e non solo quesot, che i loro libri fossero inclusi tra quelli proposti nell’evento. Molti di loro hanno anche avanzato pretese assurde, manco fossero dei premi Nobel o autori di libri che vendono centinaia di copie. La maggior parte di loro pretendeva la realizzazione la presentazione dei propri libri all’interno della manifestazione, dimostrando una volta di più il loro ego smisurato, come se l’editore esistesse grazie ai loro libri (tecnicamente e imprenditorialmente è esattamente il contrario: i libri esistono perché Swanbook li ha pubblicati). Vorrei aggiungere che Microeditoria non è a disposizione di Swanbook, in quanto all’evento partecipano centinaia di piccoli editori. Vorrei specificare che le presentazioni di libri (peraltro con un minutaggio limitatissimo) rappresenterebbero un costo aggiuntivo che sia accumula quelli che devono essere sostenuti per la partecipazione all’evento che non sono circoscritti al solo costo dello stand ma a tutte le necessità per la sua gestione nei giorni dell’evento (ristampe libri, personale presente allo stand, vitto, alloggio, spese di diaria).
Swanbook cosa pensa di fare? Confermare la partecipazione a Microeditoria? Rinunciare?
La proprietà sta valutando diverse soluzioni e sta attendendo alcune risposte dall’organizzazione dell’evento fieristico. In funzione di queste risposte verranno prese le decisioni ritenute migliori per l’azienda. Tra queste risposte sarà fondamentale anche quelle relativa alla collocazione all’interno dell’esposizione dello spazio espositivo che verrà assegnato a Swanbook. Al momento le ipotesi che stiamo facendo sono diverse. La prima e quella più drastica è la rinuncia alla partecipazione. La seconda è quella che potrebbe prevedere una partecipazione mirata selezionando un determinato numero di opere da portare all’evento fieristico. Altre proposte sono state avanzate da alcuni collaboratori e verranno attentamente valutate.
Ma presentare un numero di opere selezionate non potrebbe penalizzare parte degli autori?
Le rispondo, anche se non si dovrebbe con una domanda: che senso avrebbe promuovere ulteriormente libri che dal momento della loro pubblicazione hanno venduto pochissime copie, vedendoci ritornare da librerie e grossisti resi per la quasi totalità delle copie fornite in conto vendita?
Ma oltre ai malumori per Microeditoria c’è dell’altro che aleggia attorno a Swanbook, può dire qualcosa anche su questo argomento?
Posso dire che gli atteggiamenti degli autori pubblicati da Swanbook riguardo a Microeditoria non hanno fatto altro che evidenziare un malessere latente che si è cercato di curare. Indubbiamente la decisione ultima su Microeditoria sarà il preludio ad altri interventi drastici che coinvolgeranno un certo numero di autori pubblicati. Ma su questo argomento non posso dire altro. Su questa materia tutto sarà nelle mani del Sig. Armio che è l’amministratore del gruppo.
Ci sarà un ridimensionamento di Swanbook?
Questo sicuramente no! Anzi direi il contrario.
Cosa intende?
No comment. Come ho già detto io non posso aggiungere altro.
Ma per finire, Swanbook sarà presente a Microeditoria?
Come ho detto poco fa, tutto è da valutare attentamente. Personalmente, visto l’atteggiamento della maggior parte degli autori, faccio parte del partito del NO. Ma non spetta a me l’ultima parola, io ho presentato il piano economico dei costi generali dell’investimento per partecipare alla fiera e una mia relazione personale su ogni singolo autore pubblicato. Questi sono i miei compiti.
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