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Cristina Bordignon: l'anima dell'Azienda Vinicola La Preseglie

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Non capita tutti i giorni di avere il piacere di intervistare un’amica, oggi è uno di quei giorni dove questo piacere di materializza.
L’amica di cui parlo è Cristina Bordignon, donna del vino innanzi tutto, ma donna dalla mille risorse e dai mille interessi.
Dire Cristina Bordignon vuol dire Azienda Agricola e Agriturismo Le Preseglie, un’oasi incantevole nel cuore delle colline moreniche del Garda, situata a pochissime centinaia di metri dalla Torre di San Martino della Battaglia, uno dei monumenti che ricordano gli albori del Risorgimento e la storica Battaglia di San Martino e Solferino.
Questi luoghi che sono stati teatro nel 1859 di cruenti scontri, oggi sono uno dei territori a vocazione vinicola sicuramente più importanti della Lombardia, ma anche a livello nazionale, queste sono le terre del Lugana, un vino bianco decisamente particolare che poco di più di una cinquantina di anni fa ha talmente affascinato il grande enogastronomi Luigi Veronelli da farlo diventare il suo paladino.
Ma non è solo terra di Lugana questa, si producono anche grandi rossi che valgono tanto quanto il bianco simbolo del territorio. Ma non solo, viene anche prodotto un altro bianco, un bianco di nicchia, sono in pochi a produrlo e Cristina è tra questi: il San Martino della Battaglia DOC, un grande bianco anche questo, quello che un tempo si chiamava tocai.
Ma torniamo alla protagonista della nostra chiacchierata di oggi.
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Ben trovata Cristina, nell’introduzione all’intervista dicevo appunto che dire Cristina Bordignon vuol dire Le Preseglie, una realtà che oltre ad essere un’azienda vinicola importante con annesso un elegante agriturismo è anche, se mi passi il termine, un monumento storico. Infatti parte dei fabbricati della tua azienda sono stati palcoscenico di uno degli scontri più importanti, forse quello decisivo della battaglia di San Martino. Cosa significa per te fare ottimo vino in un luogo così particolare?
Il vino ha in sé una sua sacralità. La sua bontà è opera in primis della generosità della natura, del nostro lavoro, della nostra esperienza. Poter fare un ottimo vino nel rispetto della tradizione in un luogo così magico e pregno di storia è un grande privilegio. Ricordiamo infatti che San Martino della Battaglia è “luogo della memoria” teatro della seconda guerra d’indipendenza che è stato preludio all’Unità d’Italia.
Il Casale “Le Preseglie” anticamente Cascina Presca e Presea durante la battaglia è stato un ospedale da campo. Onoriamo, quindi, il sacrificio umano rispettando la natura, la terra e i suoi frutti.
Noi ci conosciamo da parecchi anni, da sempre ti identifico come una “donna del vino” e imprenditrice di successo. Ma prima di diventare una signora del vino, chi era la bimba Cristina? Quali sogni aveva nei suoi cassetti segreti?
Sono sempre stata una bambina vivace, curiosa, con una gran voglia di fare e in realtà un po’ribelle.
Di sogni e ambizioni nella vita ce ne sono tanti. Il primo è sempre stato quello di riuscire a visitare tutto il mondo, quindi, viaggiare per conoscere e allargare gli orizzonti. Il secondo ristrutturare un casale circondato da vigneti perché amo vivere nella natura e mi ha sempre affascinato la possibilità di offrire anche ai miei ospiti delle esperienze legate alla natura e al buon vino. Sono riuscita in parte a realizzare il primo sogno mentre ho realizzato con grande soddisfazione il mio secondo sogno che oggi è la mia vita.
I vini della tua azienda hanno dei nomi decisamente affascinanti. Nessuno di quei nomi tradisce il contenuto delle bottiglie. Perché la scelta di questi nomi particolari per i tuoi vini?
Sono appassionata di Yoga e leggendo le Upanisad (parabole indiane) mi si è aperto un mondo. I nomi dei miei vini li ho trovati proprio lì e ognuno di essi ha un significato intrinseco per me importantissimo.
Cosa c’è di Cristina Bordignon nei suoi vini?

Tutto. Ogni vino con la sua essenza rappresenta un momento particolare della mia vita.
C’è un vino che ti rappresenta più di tutti gli altri? E se si, perché?
Il vino che fra tutti mi è particolarmente caro porta un nome ispirato alla “Hamsa Upanishad”. Questo nome indica l’anima individuale, simile a un “uccello” (hamsa), che migra di esistenza in esistenza fino al raggiungimento della liberazione. Qui si trova il mantra Hamso e, attraverso il respiro, si arriva a fondersi con l’universo.
Tu sei “tante cose insieme”: cioè sei una donna con mille interessi e mille passioni. Da dove nasce tutto questa tua energia di vivere?

“Trai la tua forza da questa terra …… Tu ne sei parte ed essa è parte di te!” È la famosa frase del celeberrimo colossal “Via col Vento”. Ricordi Rossella O’Hara? Testarda, indomita, coraggiosa, dotata di una forza di volontà senza pari, che combatte e si rialza ogni volta, sempre mossa dall’amore profondo per la sua terra: Tara! In questi giorni ho rivisto questo film e per rispondere alla tua domanda direi che l’energia di vivere arriva proprio dalla mia terra che amo profondamente e che è la culla della mia famiglia.
Se dovessi dipingere il tuo futuro e dei tuoi vini, come lo dipingeresti?
 
Come un grande campo di Girasoli… un’immagine che evoca serenità, bellezza, tranquillità, un’immagine positiva e rassicurante che evoca ammirazione e rispetto per qualcosa di bello ed unico.
 
 
 
Tre aggettivi per descrivere Cristina:
 
 
determinata
 
combattiva
 
sensibile


Intervista di Aurelio Armio
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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