Elisa Armellino: Maria e il mare
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Nonne e nonni che stanno seduti sul bordo del letto dei loro nipotini a raccontare favole, storie, racconti, sembrano immagini lontanissime nelle nostre memorie. Viviamo in un epoca dove tutto il vivere è di corsa e i nonni a volte sembrano essere parte marginale delle vite dei nipotini.
Eppure accadeva.
Elisa Armellino con il suo romanzo breve "Maria e il mare" riesce a far rivivere questa immagine dolce e anche un pò romantica di una nonna che racconta, tra ricordi, immaginazione e storie vissute, l'avventura di una ragazza che all'inizio del secolo scorso, come tanti nostri compatrioti facevano a quei tempi, salì su un piroscafo per andare a cercare una vita migliore di quella vissuta in un borgo di montagna da dove si vedeva il mare.
La nonna seduta accanto al letto di Maria, che non voleva saperne di dormire e nonna e nipote, insieme, diedero vita, senza quasi rendersene
conto, a molte storie.
Alcune di queste erano di pura immaginazione, altre erano tratte da libri e altre ancora attingevano nel grande forziere dei ricordi.
A volte, si trattava di racconti che univano la fantasia alla realtà.
Una
sera d’estate, sotto un pullulare di stelle e in un incessante ronzio di zanzare, la nonna sentì dire dalla nipote che un giorno le sarebbe
piaciuto viaggiare, ma che l’idea di andare lontano la spaventava un po’. Allora la dolce cantastorie dai fili d’argento nei capelli le raccontò di una loro
antenata, Maria, che fu costretta dalla sua famiglia a partire.
Attraversò l’oceano su un piroscafo, andando via dalla sua
famiglia, per andare incontro ad un matrimonio con un uomo che non conosceva.
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