Papavero bianco (I. Spadaccini)
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Recensione di “Papavero bianco”
Titolo: Papavero bianco – storia di
una consolazione
Autrice: Ilaria Spadaccini
Illustrazioni di: Giuliet FranVoismarie
Casa editrice: Foschi Editore
Buongiorno cari amici miei, qualche
sera fa, mentre Carlotta dormiva stretta a me, io mi sono dedicata alla lettura
di una nuova silloge poetica uscita pochi mesi fa.
Ho pensato molto se condividere con
voi degli scatti di alcune poesie dell’autrice ma ho deciso di limitarmi a uno
solo per lasciare ad ognuno di voi la libertà di tuffarsi soggettivamente nei
suoi scritti.
“Papavero bianco” è suddiviso
in tre sezioni che rappresentano un po' un percorso, anzi no, una tematica
sentimentale ben precisa.
-Dolore ti spezza il fiato, ti
fa mancare l’aria, ti fa salire l’angoscia e la tristezza. Ti porta
direttamente in empatia con l’autrice e ti trovi a piangere.
In questo inizio troviamo i dolori di
una perdita famigliare, di una genitorialità mancata, di una sofferenza
singola, della solitudine e della paura.
-Ribellione è deciso, è
un’azione dopo una paura, un trauma.
È un continuo urlo ad essere sé
stessi, ad affrontare i dolori, a saper reagire senza accantonare o fingere che
non sia accaduto. È accettazione, è un opporsi a chi ci vorrebbe differenti, a
chi scredita, sentenzia, si crede superiore. È un inno ad amarsi.
-Amore è realistico, moderno,
veritiero, schietto.
Tratta d’amore famigliare,
relazionale, genitoriale.
Parla di buttarsi, di vivere le
emozioni anche a rischio di soffrire.
È un inno a tutto tondo verso questo
sentimento così complicato e anche sofferente.
“Papavero bianco” mi è davvero
piaciuto, mi ricorda la poetica di Rupi Kaur -non per la tematica che è simile
solo in alcuni punti- ma per l’espressività, la schiettezza, l’audacia, la
limpidezza di trasmissione e di emozioni, mettendosi a nudo a costo di
mostrarsi fragili (che poi, invece, è tutto l’opposto).
Una poetica moderna, viva ed empatica
che viene sapientemente e magistralmente arricchita dalle illustrazioni di
Giulet dando così un’immersione ancora maggiore nelle poesie.
Un libro, delle poesie, dove si cela
l’empatia in ogni scritto.
Alla prossima recensione
La vostra Ele
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