Tappa 4 - 22/11/2020
Rubriche > 3x3: 3 domande e 3 risposte a cura del Dott. Pagnoncelli > 3x3 Archivio
Carissimi lettori, siamo così giunti alla quarta tappa della rubrica 3 x
3: tre domande e tre risposte - Spunti per ulteriori approfondimenti personali.
Siamo ancora nel bel mezzo dell’emergenza covid-19, pandemia che sta
mettendo a dura prova gli equilibri di ogni genere.
Proprio su questo argomento di estrema importanza per la nostra società
si è avvertita la necessità di esternare e condividere alcune riflessioni in un
dialogo tra la giornalista Francesca Ghezzani e il Dottor Davide Pagnoncelli,
autore di questa rubrica.
1. Cosa ti ha colpito maggiormente in questi
lunghi mesi dell’emergenza legata al covid-19?
Preciso due punti:
A) In questi lunghi mesi si è parlato molto di covid-19, ma troppo
poco o per niente di altre malattie, di altre patologie. Personalmente ho rilevato vissuti di
abbandono in molte persone in situazione di bisogno: si sono sentite abbandonate, messe da parte, trascurate! E di ciò
è importante prenderne atto! In tutte
le malattie, e non solo nel covid, c’è estremo bisogno di presenza. presenza
di tipo sanitario, ma anche psicologica, umana e sociale.
La solitudine può nuocere alla salute più del fumo e io ho visto
alcuni drammi! Due esempi: da recentissime ricerche si evince che i casi di
cyberbullismo, fenomeno già preoccupante in precedenza, sono aumentati e si
sono amplificati. Inoltre, la solitudine ha contribuito ad attivare il circuito
dello stress e ha fatto aumentare alcune patologie, come per esempio i casi di
diabete di tipo 2.
B) Si è parlato molto poco di salute! Non si cura solo una
malattia, bensì ci si prende cura anche
della salute, sul serio, concretamente e a tutto campo: salute
fisica/organica, salute psicologica/emotiva, salute sociale e salute ambientale.
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2. Ognuno può essere responsabile
della propria salute?
Certamente sì, ognuno può essere attivamente responsabile (=abile
a dare responsi, risposte) della propria salute. Ognuno può essere -ed è meglio
che sia così- responsabile del rafforzamento del proprio sistema immunitario,
della presa in cura del proprio sistema immunitario. Ognuno è preferibile
diventi l’amico intimo del proprio sistema immunitario, rispettando tre aspetti
essenziali: sana alimentazione, stile di vita il più possibile felice e
gratificante, buone relazioni sia affettive che sociali. Tutto ciò rafforza le
nostre difese contro agenti patogeni esterni! Conosco chi si prende più cura
della propria auto che del proprio sistema immunitario…
Ognuno è attore, è protagonista
della propria salute e deve essere coinvolto attivamente nella terapia di qualunque
malattia e informato adeguatamente di persona e non solo attraverso moduli prestampati,
freddi e asettici, che soddisfano solamente i burocrati.
3. Esiste anche una responsabilità
di altri attori, per esempio opinionisti, giornalisti, nella diffusione di informazioni
che riguardano la salute pubblica?
C’è stata in questi mesi una comunicazione debordante,
martellante, invasiva, troppo centrata esclusivamente sul negativo, sulla
paura… Ovviamente non sto dicendo che non si debbano dare le notizie, anche
drammatiche e che non si debbano esprimere con forza i propri punti di vista,
ma c’è modo e modo… Tutto va comunicato soprattutto con trasparenza e
completezza! Dal mio punto di vista sarebbe stato meglio -e sarebbe meglio in
futuro- offrire anche un’informazione puntuale su come migliorare
specificamente la salute individuale e ambientale, precisando in particolare i
dati di speranza e incoraggiando ad attivare le risorse migliori di ognuno.
Non si può delegare la salute esclusivamente ad agenti esterni
(strumenti protettivi, farmaci…) o a specialisti di vario tipo (medici, operatori
sanitari, psicologi…). Ciò vale soprattutto per la salute pubblica, ambientale!
L’ambiente è ciò in cui siamo immersi in continua connessione e se
l’ecosistema permane malato -eccome se è malato!- noi non potremo in alcun modo
restare sani, godere di buona salute!
Serve meno infantilismo e più maturità ed equilibrio, un sano equilibrio dinamico: questo è
ben diverso dalla mediocrità, dalla staticità, dalla stagnazione. Tutto
funziona in equilibrio dinamico, con omeostasi perfetta: l’ecosistema e il
nostro organismo con i vari apparati e organi.
Ogni scompenso, ogni esasperazione eccessiva porta a un
disequilibrio dei vari sistemi e non aiuta le persone ad affrontare le varie
criticità dell’esistenza. Faccio qualche esempio che purtroppo si è verificato:
già al primo sintomo, molte persone -troppe- sono state preda di ansia o paura
esagerata, non poche addirittura soverchiate da angoscia o panico. Queste
persone frequentemente non hanno trovato risposte adeguate ai loro bisogni nei
luoghi di residenza e hanno pertanto sovraffollato i pronto soccorso.
Ciò evidenzia quanto sia fondamentale investire concretamente sulla
medicina territoriale, domiciliare e anche sulla medicina scolastica (intesa
non solo da un punto di vista sanitario).
Bisogna prendersi cura tempestivamente
delle persone, intervenendo e visitandole in presenza nel luogo di
residenza, ovviamente fin quando è possibile… Non si può saltare il ruolo di
filtro, di prima diga, dei medici e del personale sociosanitario del territorio.
Già da troppi anni non viene “curata” né tantomeno rafforzata la medicina del
territorio, necessaria per prendersi cura della salute degli individui e della
“malattia dell’ecosistema”.
Davide Pagnoncelli, psicologo e psicoterapeuta
Email: allargacervelli@gmail.com
Davide
Pagnoncelli è Psicologo e Psicoterapeuta, formato in Teatroterapia e in
Arteterapia. Oltre all’attività clinica, ha un’esperienza ventennale
nell’ambito della psicologia scolastica come responsabile di un originale
Servizio Psicologico di sistema. Egli si definisce “allargacervelli” (non più
“strizzacervelli”) perché il suo cervello e quello altrui preferisce
allargarlo, ampliando prospettive. Ha scritto il libro “Figli felici a scuola”,
Bruno Editore, Roma 2018.