Il mondo incantato - L'Astrolabio Online Magazine

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Il mondo incantato

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“L’Astrolabio Online” propone un piccolo viaggio attraverso il tempo nel magico mondo dei profumi: “Il mondo incantato”.
Immaginiamo che tutti da piccoli siamo stati incuriositi i maschietti, incantate le femminucce guardando la mamma o il papà in bagno mentre si abbellivano davanti allo specchio: trucchi, prodotti per la rasatura, profumi, creme, prodotti per i capelli, innumerevoli i cosmetici che si possono trovare nel bagno di casa.
Un tempo, decenni addietro, parliamo degli anni ‘20/’30, questi prodotti erano destinati a pochi: solo i benestanti potevano permettersi prodotti per la toilette quotidiana, il profumo poi era un lusso a quei tempi in cui era raro avere un pasto garantito e impensabile disporre di danaro per il superfluo.
Al giorno d’oggi qualcosa è cambiato, sebbene gli anni della crisi economica abbiano modificato le abitudini di vita e consumi per molte famiglie.
Ora quasi tutti possono permettersi di acquistare prodotti cosmetici, anche senza spendere troppi soldi, magari al supermercato mentre si fa la spesa.
Mentre acquistiamo questi prodotti certamente non ci chiediamo mai quanta storia possa raccontare ogni singolo prodotto che troviamo sugli scaffali, dal bagnoschiuma al sapone, dalle creme alla schiuma da barba, o alle essenze profumate.
La storia della cosmesi e della profumeria ha inizio molti secoli fa, quandi il culto per la cura del corpo cresceva in quelle popolazioni antiche che svilupparono la loro civiltà là dove le materie prime più preziose e rare ancora oggi vengono estratte ed utilizzate per la creazione di cosmetici profumati.
Una di queste civiltà era proprio quella dell’antico Egitto, importanti studi storici e archeologici hanno dimostrato che molte essenze profumate e prodotti di cosmesi erano conosciuti ed utilizzati dagli Egizi circa 5000 anni fa, come attestato da numerosi e importanti ritrovamenti archeologici nel sito di Luxor.
I profumi sono stati ampiamente utilizzati da tutti i popoli del Mediterraneo antico, dai Greci ai Fenici, dai Romani agli Arabi.
Nell’antichità i profumi erano a base oleosa, avevano lo scopo principale di proteggere la pelle arsa dal sole. A questa base oleosa si aggiungevano aromi vegetali. I più famosi e pregiati erano la mirra, l'incenso, l'aloe, il benzoino. I primi erano coltivati dai Sabei ed altri popoli vicini, ovvero nell'attuale Yemen, gli altri si trovavano anche sulle rive del Mediterraneo.
Nel Medioevo l'uso dei profumi in Europa decadde, sia perché le aree di produzione erano cadute in mano agli Arabi, sia perché la Chiesa Cattolica guardava con sospetto tale consumo voluttuario.
L'arte profumiera si sviluppò invece nel mondo islamico, in particolare in Persia dove fu inventata l'acqua di rose. Anche altri fiori furono utilizzati nel mondo musulmano, come le zagare. Si trattava comunque sempre di profumi a base acquosa, la religione islamica proibisce l’uso dell’alcool.
Incenso


in alto a sinistra la mirra: la resina della terra degli dei

a fianco: il benzoino
Dal XIV secolo in poi, la produzione di profumi è nuovamente aumentata anche in Europa, in Ungheria e soprattutto a Firenze.
Si trattava, ora, di profumi a base alcolica.
Fu Caterina de' Medici a portare la profumeria in Francia, andando sposa ad Enrico II di Francia, portò con sé il proprio profumiere, Renato (o Réné) detto il Fiorentino.
Possiamo datare la nascita della moderna arte profumiera nei decenni a cavallo fra il Seicento ed il Settecento, e possiamo immaginare il punto di partenza con l'invenzione dell'acqua di Colonia e con lo sviluppo del centro di produzione profumiera di Grasse, in Provenza, che diventerà il maggior centro di produzione europeo, grazie alle estese coltivazioni di lavanda ed altri fiori.
Fu proprio in quell'epoca che si diffusero profumi più delicati di quelli utilizzati in passato, come ad esempio la violetta e la lavanda.
Successivamente, nel corso dell'Ottocento e nel primo Novecento la varietà delle essenze disponibili aumentò, grazie alle esplorazioni geografiche ed al colonialismo, quando si diffusero profumi come la vaniglia e l'ylang ylang, coltivati nelle colonie francesi del Madagascar e delle Comore.
Un'ultima rivoluzione è avvenuta nel 1921 quando Coco Chanel ha prodotto il suo primo profumo. Da allora in poi sempre più profumi sono stati prodotti da maisons di abbigliamento, pelletterie ed altri settori del lusso, nonché da ditte specializzate nell’arte profumiera.
Quella nel settore cosmetico è stata infatti la prima applicazione del principio del total brand, cioè dell'uso di un marchio nato in un settore per prodotti appartenenti ad altre categorie merceologiche.
Ai giorni nostri invece esiste una distinzione tra profumerie convenzionali o tradizionali e profumerie artistiche o ricercate le cosiddette di "nicchia".
Nelle Boutique di nicchia si trovano prodotti che hanno una storia lunghissima alle spalle. spesso più che centenari.
Molte aziende sono nate per vendere sogni non per rappresentare marchi, sono nate per raccontare un viaggio, un amore trovato o perduto, ognuna di queste aziende ha veramente molto da raccontare e tutte sono favole bellissime, ecco perché possiamo definire la profumeria “IL MONDO INCANTATO”.
Coco Chanel
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
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