Si riparte il 14 settembre
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						02/08/2020
Franco Fabris
								SI RIPARTE IL 14
						SETTEMBRE
						
						Manca poco più di un mese all’inizio del nuovo anno
						scolastico con il ritorno in classe fissato per il 14 settembre. Lo ha ribadito
						più volte, durante l’informativa urgente nell’aula della Camera, il ministro dell’istruzione
						Lucia Azzolina sostenendo che “da parte del governo c’è il massimo impegno al
						fine di garantire il diritto allo studio e alla salute”. 
In questi giorni di
						gran caldo si sta proprio lavorando negli istituti di qualsiasi grado per
						garantire una ripartenza in massima sicurezza, anche se molte scuole stanno
						facendo fatica a trovare spazi sufficienti per consentire il distanziamento
						fisico di almeno un metro, così come previsto dalle linee guida del Ministero e
						del Comitato tecnico-scientifico. Le stime dell’associazione nazionale dei
						presidi prevedono che, attualmente, circa seicento mila studenti rischiano di
						non trovare posto in classe. 
Ecco che il mese di agosto si presenterà caldo
						sotto tutti i fronti. 
Ciascun Dirigente cercherà di razionalizzare e
						ottimizzare al massimo gli spazi presenti negli istituti: laboratori, palestre,
						campetti, biblioteche, cortili. Importante sarà il contributo del territorio. 
Lo sostiene lo stesso ministro Azzolina quando dice che “stiamo lavorando con
						gli enti locali, ma anche con musei, archivi, teatri e biblioteche, insieme con
						il Ministro dei Beni culturali per far sì che le lezioni possano essere
						ospitate anche altrove”. 
Alcuni Dirigenti nelle grandi città, quali Milano,
						Torino e Roma, temono di dover ripartire, per mancanza di aule e banchi, da
						dove ci siamo lasciati, ovvero dalla didattica a distanza che sembra
						interessare, momentaneamente, le scuole secondarie di secondo grado. Riguardo
						alla questione dei banchi non possiamo non citare la polemica relativa ai
						cosiddetti “banchi rotanti” che ha infiammato il dibattito politico in questi
						giorni. Il ministro dell’istruzione ha sostenuto nello specifico che “servono
						due milioni e mezzo di banchi monoposto e circa 400 mila di tipo innovativo,
						cioè quelli con le rotelle”. 
Al di là della tempistica con cui verranno
						consegnati e della spesa prevista quello che ancora oggi preoccupa, a distanza
						di un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico, è l’aspetto organizzativo in
						capo, soprattutto, ai Dirigenti scolastici. Per concludere ribadiamo quello che
						abbiamo già detto lo scorso mese: la campanella tornerà a suonare per tutti il
						14 settembre. Allo stato attuale non siamo in grado di prevedere come
						proseguirà l’anno scolastico, visto che ciò dipende anche dalla curva dei contagi
						da Covid 19. I Talking Heads ci potrebbero venire in aiuto con “Road to
						nowhere”, la colonna sonora perfetta per caricarsi verso un futuro ignoto fatto
						di nuove strade e di piccoli e grandi cambiamenti.
Franco Fabris
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