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Il cielo di dicembre: uno scrigno di meraviglie

Rubriche > Astronomia a cura di Monica Menzogni > Archivio astronomico
Il cielo di dicembre: uno scrigno ricco di meraviglie da osservare e una imperdibile grande congiunzione
Dal punto di vista astronomico, l’anno che sta volgendo al termine è stato davvero molto ricco.  Ci ha offerto eventi rari da osservare tra i quali una splendida cometa, il brillante pianeta Marte, con la sua grande opposizione di ottobre, avvenuta nel momento in cui si trovava nel punto più vicino alla Terra.  Per vederla di nuovo dovremo attendere ben quindici anni! Anche il cielo di dicembre ci regalerà un evento raro che avviene ogni venti anni: la grande congiunzione tra i pianeti Giove e Saturno. Il 21 dicembre sarà anche la data del solstizio d’inverno. Con l’arrivo della stagione fredda, potremo osservare le più belle costellazioni. Il cielo, in inverno, offre il meglio di sé. Quindi prepariamo piumini, cappelli, sciarpe e guanti, lo spettacolo del cielo invernale è imperdibile.
Il Sole
Fino al giorno 21 dicembre, data del solstizio d’inverno le giornate continueranno ad accorciarsi e il tramonto si verificherà intorno alle ore 16,40. Il 13 dicembre, Santa Lucia, per tradizione viene considerato il giorno più corto dell’anno, ma in realtà il giorno più corto è proprio il giorno del solstizio.
Il giorno 14 dicembre, ci sarà un’eclisse totale, non visibile dall’Italia, ma che attraverserà l’Oceano Pacifico meridionale, il Cile, l’Argentina e l’Oceano Atlantico meridionale.

La Luna
La Luna nuova sarà il 14 dicembre mentre piena il giorno 30 dicembre
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I pianeti
Venere all’inizio del mese sorgerà 2 ore e mezzo prima del Sole. Alla fine dell’anno la potremo osservare sull’orizzonte orientale un’ora e mezzo prima del sorgere del Sole.
Marte sarà visibile dopo il tramonto alto in cielo verso Sud-Est e rimarrà visibile in tutta la prima parte della notte.
Giove e Saturno, protagonisti della grande congiunzione, saranno ancora osservabili per circa un’ora e mezzo dopo il tramonto del Sole, guardando verso Sud-Ovest.
Congiunzione Giove Saturno
Le congiunzioni
Alle prime luci dell’alba del giorno 12 dicembre, guardando verso l’orizzonte a Sud-Est potremo osservare una sottile falce di Luna calante che sorge poco prima del pianeta Venere.
Accompagnati da una falce di Luna crescente, il 17 dicembre poco dopo il tramonto del Sole Giove e Saturno già molto vicini tra loro, offriranno uno spettacolo suggestivo.
La sera del 21 dicembre Giove e Saturno saranno così vicini da sembrare quasi un unico pianeta. La loro distanza angolare sarà di appena 1/10 di grado. La congiunzione tra i due pianeti giganti, si verifica ogni 20 anni, ma una congiunzione così stretta è un evento davvero eccezionale che non si verificava da quasi 400 anni!  Per ritrovare un evento simile bisogna risalire al 1623 quando ancora erano vivi Galileo e Keplero! Per avere una congiunzione paragonabile a quella che vedremo quest’anno, occorrerà attendere il 24 agosto 2417.
Potrebbe essere stato un evento come questo a guidare i Re Magi?
La stella dei Magi
Molti sono gli studi astronomici fatti riguardo al fenomeno celeste che guidò i Re Magi verso Betlemme ed è ormai appurato che non fu una stella cometa, come vuole la tradizione.
Nel Vangelo secondo San Matteo sono descritte le uniche basi bibliche per la conoscenza dell’evento astronomico più straordinario legato alla tradizione natalizia.
“Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: “Dov’è il Re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo.”
Ma quale fenomeno avevano visto i Magi?
La tradizione di rappresentare la stella di Betlemme come una cometa, si deve a Giotto il quale, affrescando la Cappella degli Scrovegni nel 1304, raffigurò sopra la capanna della natività un astro con la coda, a ricordo della cometa di Halley apparsa 3 anni prima e dalla quale egli era stato molto impressionato.
In realtà, si è potuto riscostruire con precisione che la cometa di Halley era passata al perielio nel 12 a.C., quindi molto tempo prima della data di nascita di Gesù, e considerato che il suo transito è ogni 76 anni circa non poteva trattarsi di quella.
Keplero pare sia stato il primo astronomo a ipotizzare che la Stella di Betlemme non fosse altro che una strettissima congiunzione dei grandi pianeti, proprio come quella che potremo osservare il 21 dicembre prossimo.
Giotto: la Cometa (Cappella degli Scrovegni - Padova)
Le costellazioni
A partire da questo mese comincia il periodo migliore per osservare le grandi costellazioni invernali. A Sud Est l’inconfondibile costellazione di Orione accompagnata dal Cane Maggiore con la splendente Sirio, dal Toro, dai Gemelli e dall’Auriga con la brillante stella Capella.
Orione è la più bella e maestosa costellazione invernale, caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dalle luminose Betelgeuse, una stella gigante morente e Rigel una supergigante azzurra. Basta avere un piccolo binocolo per osservare nella zona sottostante le stelle della cintura, la grande nebulosa M42 una nursery che accoglie migliaia di stelle nascenti.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare verso Ovest alcune delle costellazioni del cielo autunnale, come il Pegaso e Andromeda con l’omonima galassia.
A Nord, le costellazioni circumpolari, Cassiopea, Cefeo, Orsa Maggiore e Orsa Minore compongono un cerchio ideale intorno alla Stella Polare.
Orione
Come avete visto il cielo trova sempre il modo di stupirci e consolarci.
Vi ringrazio di avermi seguita con affetto e vi faccio tantissimi auguri per un sereno S. Natale e un miglior Anno Nuovo che ci faccia lasciare alle spalle questo periodo così difficile.
Tanti tanti auguri e cieli sereni, sempre!
Monica Menzogni
L'Astrolabio di Swanbook
Redazione: Desenzano del Garda
Contattaci:
redazione@lastrolabio.swanbook.eu
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