Il cielo di ottobre e la luna blu
Rubriche > Astronomia a cura di Monica Menzogni > Archivio astronomico
Siamo in autunno, le notti si allungano e aumentano le
occasioni di osservare il cielo. Il clima notturno non è ancora rigido per cui
possiamo dedicare qualche ora all’aperto alla scoperta delle meraviglie che la
natura ci offre anche in questo mese.
Vi ricordo che alle ore 3,00
del 25 ottobre entrerà in vigore l’ora solare, bisognerà pertanto
portare indietro i nostri orologi.
La Luna
In questo mese avremo ben due lune piene da osservare!
Il primo plenilunio sarà proprio il primo ottobre.
La luna nuova sarà il 16 ottobre e sarà di nuovo piena l’ultimo giorno del mese.
Quando si verificano due lune piene nello stesso mese, la seconda viene chiamata “Luna blu” o “blue moon”, una convenzione affascinante, ma che non ha nulla a che vedere col colore del nostro amato satellite.
Blue Moon
Sostieni L'Astrolabio
Dona con PayPal
un piccolo contributo
per noi è un grande tesoro
ci aiuterai a fare informazione
un piccolo contributo
per noi è un grande tesoro
ci aiuterai a fare informazione
Il Sole
Le giornate si accorciano
progressivamente e la durata della notte passerà dalle 9 ore di inizio mese,
fino a a quasi 10 ore e mezzo alla fine del mese.
I pianeti osservabili
Il piccolo Mercurio sarà ancora osservabile al tramonto nei primi giorni del
mese per scomparire, poi progressivamente diverrà inosservabile per ritornare
visibile prima dell’alba alla fine del mese.
Venere splenderà
ancora nella seconda parte della notte fino alle prime ore del mattino.
La star del mese sarà il pianeta Marte che, nella notte tra il 13 e il 14 ottobre si troverà all’opposizione, nella migliore condizione
per essere osservato in tutto il suo splendore. Il giorno 6 ottobre Marte si troverà alla minima distanza dalla Terra (circa
67, 4 mln di chilometri).
Giove e Saturno saranno ancora ben osservabili
in tutta la prima parte della notte già visibili subito dopo il tramonto. Per osservare Urano bisogna disporre di un telescopio, ma il pianeta risulta
visibile per tutta la notte. Il 31 sarà
all’opposizione. Anche l’azzurro Nettuno
è potenzialmente osservabile anche se, data la sua grande distanza, è
particolarmente difficile riuscire a vederlo anche nelle migliori condizioni.
Il cielo di ottobre
Le meraviglie di ottobre
Osservare le congiunzioni tra i vari
corpi celesti che abitano il nostro Sistema Solare è sempre uno spettacolo
ricco di fascino.
3 ottobre alba ricca di eventi
Per ammirare la strettissima
congiunzione tra Venere e Regolo, la stella più brillante della
costellazione del leone, bisogna alzarsi presto: alle 5 del mattino, ma la levataccia sarà ripagata. Guardano a est
i due astri saranno così vicini tra loro da darci l’illusione che la stella
Regolo sia molto più luminosa di sempre.
Potremo osservare questo fenomeno sia
a occhio nudo che con un binocolo e, ovviamente, al telescopio se lo
avete. Lo spettacolo prosegue alle ore 6 quando saranno in congiunzione la
Luna e Marte, un abbraccio che potremo gustare fino all’arrivo del giorno.
14 ottobre ancora al mattino presto…
Guardando verso oriente sarà la volta
di Luna e Venere. La Luna in luce cinerea vicina al pianeta più
brillante e discusso del momento viste le recenti scoperte su indizi di vita
rilevate nella sua densa atmosfera.
Perché si parla di luce cinerea della
luna? Questo fenomeno è dovuto alla luce
del Sole riflessa dalla Terra e che illumina anche la parte in ombra della
Luna. Per questo, la parte non illuminata della Luna risulta vagamente visibile
donandoci uno spettacolo suggestivo.
Per godere di una congiunzione serale
dovremo attendere il 21 e il 22 ottobre, quando alle ore 20,30 una
falce di Luna, Giove e Saturno dipingeranno
un delicato panorama verso Sud.
Venere
Notizie da Venere
Luci accese sul pianeta più brillante
e inospitale del nostro Sistema. Chi avrebbe mai creduto possibile che proprio
nell’atmosfera tossica di Venere si potessero celare indizi sulla presenza di
possibili forme di vita.
Indizi… non certezze. Si parla di
“fosfina”, una molecola rara composta da idrogeno e fosforo, che sulla Terra
viene prodotta industrialmente o rilevata su microbi che prosperano in ambienti
privi di ossigeno. Microorganismi dunque possibili forme di vita.
La fosfina è una molecola che ha una
forte instabilità e tuttavia ne è stata rilevata una quantità significativa.
Questo significa che ne viene prodotta in abbondanza grazie a un processo di
cui si stanno cercando le origini.
Le costellazioni del cielo autunnale
Autunno, un lungo addio all’estate e
un primo assaggio d’inverno. Questo potrebbe riassumere il cielo visibile nel
mese.
Nella prima metà del mese, fino alle
dieci di sera, saranno ancora visibili le costellazioni estive, che col
procedere della notte cederanno il posto al grande quadrato di Pegaso. La
costellazione del Boote con la sua brillante stella Arturo si avvierà al tramonto seguita dalla costellazione di Ercole con
il suo splendido ammasso globulare M13.
A nord est la inconfondibile W di Cassiopea
e la Y del Perseo anticipano il
sorgere di Capella, la stella
principale dell’Auriga. Successivamente sorgeranno il Toro con il suo scintillante occhio
rosso, la gigante Aldebaran, e il
piccolo ma affascinante ammasso delle Pleiadi.
Nella seconda parte della notte
sorgeranno Orione e i Gemelli. Sull’orizzonte nord, il Grande
Carro si troverà nel punto più basso del suo percorso intorno alla stella
Polare.
Lo sciame meteorico delle Orionidi.
Nel suo giro attorno al Sole, la Terra
attraversa diverse scie di detriti lasciati da comete e asteroidi lungo il
percorso. Questi frammenti cosmici, alcuni dei quali piccoli come granelli di
sabbia, entrando con velocità nella nostra atmosfera illuminano il cielo di
spettacolari scie luminose, chiamate poeticamente “stelle cadenti”.
Per osservarle al meglio è necessario
trovare il “radiante” cioè il punto da cui queste scie sembrano avere origine.
Per questo, il nome associato allo sciame meteorico è legato alla costellazione
in cui si trova il radiante.
Nel periodo che va dal 2 ottobre al 7
novembre dopo la mezzanotte, guardando verso la costellazione di Orione si
possono osservare le “Orionidi”, una polvere di stelle originata dal passaggio
della famosa cometa di Halley. Il
prossimo passaggio della cometa è previsto nel 2061, quindi quelli che possiamo
osservare sono i residui del suo ultimo passaggio avvenuto il 9 febbraio del
1986. Il picco massimo è previsto nei
giorni 21 al 22 ottobre.
L’autunno quindi ci regala un cielo
meraviglioso e tanti eventi tutti da gustare. Per questo, prima di darvi
l’appuntamento con cielo di novembre, non mi resta altro che augurare
Cieli sereni!
Monica Menzogni