Giornata della terra e giornate affini: ma per favore
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Anche oggi ci troviamo a fingere di celebrare una giornata a dedicata a qualcosa.
Ho passato metà della mattinata a ricevere auguri di buona giornata per la giornata mondiale delle terra,
Ho smesso di rispondere a tutti per dire che mi dissocio da tutte questa giornate che celebrano questo o quest'altro.
Anzichè riempirci la bocca di tutte queste iniziative che il giorno successivo finiscono nel dimenticatoio, che altro non è che il cestino dei rifiuti dei nostri pensieri, evitiamo di inventare la giornata per la terra, la giornata per la donna, la giornata contro la lotta alle mafie, la giornata della ricerca, la giornata per la legalità, la giornata per questo o per quell'altro.
Questi pochi esempi e tutti gli altri che potrei fare non devono avere una giornata dedicata, ma dovrebbero essere celebrate 365 volte all'anno (366 quando capita).
A che serve oggi far finta di sensibilizzare le genti il 22 aèprile sui problemi della terra, se poi il 23 aprile vado a scaricare nel mare dei rifiuti tossici?
A che serve celebrare la donna l'8 marzo se poi il 9 ne ammazzo due o tre?
Cerchiamo di non incrementare l'ipocrisia di una società che si inventa celebrazioni per fare spettacolo e riempire la pagine di giornali e riviste o quelle pagliacciate dei talk show televisivi, stracolmi di opinionisti che non hanno nulla da fare nella vita. Abbiamo già abbastanza virologi showmen che seminano insiemi ai giornalisti terrore spicciolo e gratuito.
Della terra, ogni singolo cittadino realmente responsabile, dovrebbe ricordarsi ogni volta che deve buttare qualcosa nella sèpazzatura, cercando di farlo mella maniera giusta; oppure ricordarsi di buttare il mozzicone della sigaretta fumata in spiaggia in un cestino e non nel mare. Non c'è bisogno del 22 aprile per questo, come non c'è bisogno dell'8 marzo, o del 21 marzo per il FAI e di altre date per mille altre cose.
I problemi, i soprusi, il non rispestto della natura sono cose di tutti i giorni, dal 1° gennaio al 31 dicembre, non circoscritte di una sola giornata.
Ciò che mi ha rallegrato è quello che proprio dopo aver manifestato qua e là la mia opinione, mentre mi spostavo per lavoro ascoltavo la radio e nella trasmissione Forrest di Rai RadioUno, il geologo e ricercatore del CNR, nonchè divulgatore scientifico Mario Tozzi, interpellato dai conduttori e riferendosi alla giornata della terra, ha commentato la cosa dicendo che, al di là del suo dovere di essere presente e partecipe nella maratona radio televisiva prevista, si è espresso dicendo che se lui fosse la terra, oggi sarebbe incazzatissimo perchè si aspetterebbe dall'umanità dei fatti concreti piuttosto che una celebrazione che non porta da nessuna, a nulla.
Io mi associo con lui, lo era già associato a lui...
Impariamo a ragionare e agire sulle cose concrete e non a riempirci la bocca per fingere di essere persone sensibili ai problemi del mondo, perchè quello che poi ognuno di noi (me compreso) fa dopo che è passata la "festa" viaggia su binari completamente diversi dai bla-bla che facciamo.
Se dovessimo elencare tutte le giornate inventate da dedicare a questo o quello, beh... presumo che ci troveremo in carenza di giorni liberi... non credo che i 365/366 disponibili in virtù del nostro calendario sia sufficienti a coprire tutte le necessità.
Qualche decennio fa, parecchi a dire il vero... la pubblicità di una nota casa di elettrodomestici recitava un motto... "...... fatti non parole." Prendiamolo in prestito e facciamolo nostro!
Aurelio Armio
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