"Il vaso di Pandora" di Aurelio Armio (recensione di Elenia Stefani)
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Recensione di Elenia Stefani
per “Il vaso di Pandora”
Titolo: Il vaso di Pandora
Autore: Aurelio Armio
Casa editrice: Swanbook
Buongiorno cari lettori, eccomi qui con una nuova
recensione.
“Il vaso di Pandora” ritrova alcuni personaggi del
precedente libro di Aurelio Armio, “La tartaruga di Giada”; questa volta però
il team di donne investigatrici diventa ancora più ampio e articolato.
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Tutto inizia in un allevamento di cavalli dove viene
commesso un omicidio che all’apparenza sembra di “semplice” soluzione ma che,
man mano, diventa sempre più intricato e articolato capirne il movente, portando
le agenti di Polizia a viaggiare lungo lo stivale e incontrare sempre più morti
e complicazioni. Il tutto fuso a un erotismo libero e a un susseguirsi di colpi
di scena.
Cosa ci sarà dietro a quel primo omicidio? Come s’incastra
questo luogo con i diamanti, la droga, la mafia e il plutonio? Riusciranno le
agenti di polizia a venirne a capo?
Aurelio Armio scrive un thriller intricato. Ricco di
personaggi e di colpi di scena.
Si tratta di un libro ben descritto e che, nonostante sia
pieno di azione e intrecci, risulta ben delineato e fuso.
I protagonisti sono principalmente femminili e, seppur con
una scrittura e un’immagine tipicamente maschile, ne esaltano le capacità, le
libertà, le innumerevoli qualità e l’importanza del giusto valore rispetto
spesso all’oppressione maschilista.
In parallelo, la sessualità libera e vivace che, a
prescindere dal pensiero del singolo lettore, si caratterizza nello sdoganare
precetti sociali e bigottismi ancora molto radicati.
Non da meno il finale che nessuno si aspetta!
Con una scrittura fluida e sciolta, con una trama che
incuriosisce di capitolo in capitolo, l’autore cattura il lettore e lo porta a
non staccarsi dal libro sia per immedesimazione sia per cercare la soluzione di
tutto questo turbinio di uccisioni, sparatorie, colpi di scena e relazioni
anche promiscue.
Insomma, poco più di 400 pagine che vengono divorate e che
lasciano il lettore piacevolmente coinvolto.
Alla prossima recensione, la vostra Ele