"Sulla tua pelle" di Andrea Tortelli (Elenia Stefani)
Rubriche > Libri e recensioni
Recensione di “Sulla tua pelle”
Titolo: Sulla tua pelle – Il caso di Carola Maltesi
Autore: Andrea Tortelli
Casa editrice: Giunti
Cari lettori, sinceramente non so in che momento della
giornata lo leggerete ne se questo titolo vi susciti qualche ricordo, emozione,
interesse… ma poco importa perché a me preme scrivere di questo libro e così
faccio.
Si, lo so, non è il mio solito modo di pormi, però sento
l’adrenalina a mille a causa (probabilmente grazie) a ciò che ho appena
terminato di leggere.
Ricordo ancora quando lessi la lista di tatuaggi diffusa per
cercare d’identificare la vittima trovata a Paline di Borno. Ero in auto, passeggera,
con mia figlia seduta sui sedili posteriori.
Sostieni L'Astrolabio Online
Dona con PayPal
un piccolo contributo
per noi è un grande tesoro
ci aiuterai a fare informazione
un piccolo contributo
per noi è un grande tesoro
ci aiuterai a fare informazione
Lessi attentamente. Ero incuriosita. Ammetto di amare la
cronaca nera perché mi suscita una moltitudine di domande riguardanti gli
aspetti psicologici che riguardano gli assassini; il tutto prende ancor più
valore se poi si tratta di un femminicidio perché, fin da quando ho scoperto di
aver un diritto d’espressione (ma qui si aprirebbe un altro capitolo), cerco di
diffondere la brutalità del maschilismo e delle differenti tipologie di
violenza verso la donna.
Tornando a noi, insomma, mi ricordo che mi domandai quanta
brutalità ci dovesse esser stata verso la vittima se gli unici elementi per
identificarla fossero quelli e, in parallelo, conoscendo una tatuatrice della
zona, le inviai il link così che potesse pensare se sapesse a chi
appartenessero.
Giusto… non vi ho scritto che, beh, io vivo a Brescia, città
capoluogo della provincia del paese dove hanno ritrovato il cadavere.
Ecco… tutto, per me, scaturisce quel giorno, con quella
lista e con quell’idea che nessuna donna, ma nessuna persona, meriti di morire
in questo modo.
Quando arrestarono l’assassino, non me ne voglia l’autore,
poco mi cambiò il fatto che fu grazie al giornalista Andrea Tortelli se il caso
fu risolto; io ero “felice” (per così dire) che avessero preso il colpevole, il
come poco mi interessava.
Da quel giorno è passato un anno e, grazie ai social (e da
lettrice del BsNews.it) lessi della presentazione di questo libro e mai e poi
mai sarei mancata; incontro sorprendente sul piano emotivo e riflessivo per ciò
che l’autore ha condiviso e tutta l’analisi che ha riferito e suscitato a noi
spettatori. Credo che possa capitare poche volte (almeno nel mio caso) di poter
assistere a una conferenza dove vengono trattate tematiche così delicate e odierne
utilizzando davvero una profonda conoscenza e sensibilità che,
contemporaneamente, enuncia ed emoziona.
Lo step successivo, indubbiamente, è stato leggere tutto il
libro riguardante questo atroce femminicidio.
Si tratta di un testo davvero ben scritto, giornalistico,
preciso, delineato, succulento anche perché incuriosisce e vuoi davvero
scoprire cosa racconta l’autore; ma “Sulla tua pelle” è davvero qualcosa di
molto più che una narrazione su come Andrea Tortelli è riuscito a dare identità
e dignità alla vittima, Carol Maltesi.
Una delle lodi che credo meriti Tortelli è proprio la sua
umanità. Ha portato rispetto alla vittima, le ha voluto (e le vuole) bene, non
l’ha etichettata, sessualizzata, sminuita o simili. Oltre che esser stato
professionale e meticoloso, è stato umano, un vero essere umano pensante e con
un’anima perché Carol Maltesi, per molti, era semplicemente una diva del porno
e nulla di più anzi, per tanti se l’era praticamente andata a cercare.
Quanta rabbia mi fa questa ghettizzazione, questo bigottismo
e questa mancanza di logica e rispetto.
Carol Maltesi era una persona, una donna, una mamma,
un’esser umano e il suo lavoro non ha alcun nesso con ciò che purtroppo ha
subito.
Inizialmente, avevo pensato di citare intere pagine del
libro in questione perché vorrei che molte più persone possibili capiscano
quanto sia fuorviante ed ignorante associare un determinato lavoro a una
“predisposizione” a subire delle violenze; però ho deciso di limitarmi a
nominarvi alcuni numeri di pagina sperando d’incuriosirvi: pagina 145, pagina
158 e pagina 172.
Ma…
“Perché un uomo uccide? Perché proprio la donna che dice di
amare?”
(Sulla tua pelle, pag.126)
Me lo sto continuando a chiedere, sapete?
Forse non esiste una risposta completa, una chiarezza
delineata come le soluzioni di un’equazione; questo è triste, angosciante.
Ed è la tristezza di questa società, di questo mondo
interconnesso proprio come in questo momento, ma solitario, concretamente
taciturno nel reale, privo di un vero scambio di sguardi e di parole.
“[…]la tristezza infinita della solitudine, quella che
troppo spesso non sappiamo osservare negli occhi di chi ci scivola accanto
nelle nostre giornate veloci.”
(Sulla tua pelle, pag. 185)
Andrea Tortelli scrive della sua inchiesta, scrive di Carol
Maltesi, scrive di un assassino, di famigliari in lutto, di un bimbo che non
rivedrà più sua madre, ma Carol potrei esser io, potrebbe esser una nostra
amica, una vicina di casa, una parente, una collega e molte altre.
Andrea Tortelli, da vero giornalista, narra di un
femminicidio e di quanto ancora oggi la società etichetti una donna per il
lavoro che fa e quanto esso, se non è “conforme” al consono, al pudico sociale,
generi un bullismo e un giudizio collettivo denigratorio.
Ho amato “Sulla mia pelle” perché, con competenza, sincerità
ed empatia, l’autore ha davvero dato valore a una giovane vita stroncata troppo
presto e ha anche portato a riflettere su questa società virtuale, moderna ma
ancora sessista, abominevole e bigotta sotto molti aspetti.
“Sulla mia pelle” dovrebbe entrare in ogni casa di voi
lettori.
Alla prossima recensione, la vostra Ele