Intervista a Rossana Mancini, direttrice della "Strada dei Vini e Sapori del Garda"
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27 gennaio 2023
(Articolo e intervista di A. Armio)
Sabato 14 gennaio u.s. la Sala degli Specchi di Palazzo Zambelli a Lonato sul Garda ha ospitato l’ennesimo evento organizzato dalla Strada dei Vini e Sapori del Garda, un consorzio che unisce imprenditori ed enti gardesani con lo scopo di promuovere un territorio ricco di storia, cultura e di “grandi vini e sapori”.
Infatti, l’evento di Palazzo Zambelli aveva per titolo “Vini e sapori in fiera”. Una giornata che ha consentito ad alcune aziende vinicole, frantoi e prodotti tipici gardesani di presentare le proprie produzioni, incontrare numerosi visitatori e dialogare con loro, ovviamente proponendo anche la degustazione dei loro prodotti.
Un’iniziativa come sempre ben organizzata dalla Strada dei Vini e Sapori del Garda che è sempre in prima linea nella promozione del territorio.
La giornata è stata impreziosita da due interessanti momenti di approfondimento nel pomeriggio. Il primo è stata una degustazione guidata sapientemente condotta da Adele Gorni Silvestrini, nota e affermata sommelier nonché esperta di food&wine marketing. Nella degustazione abbiamo potuto conoscere meglio quattro importanti vini gardesani prodotti da quattro aziende altrettanto importanti: “Cobue” di Gilberto Castoldi che è presidente del Consorzio del San Martino della Battaglia Doc (il vecchio e innominabile tocai di cui abbiamo parlato in un nostro articolo qualche tempo fa), “Perla del Garda” di Giovanna Prandini, “Az. Agr. Averoldi” di Francesco Averoldi che è anche presidente della Strada dei Vini e “Saottini di Maguzzano” di Daniele Saottini.
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Alla degustazione dei vini è seguito
un workshop sull’olio, dove Marina (collaboratrice di Nicoletta Manestrini) ha
presentato con bravura e competenza i diversi oli prodotti del Frantoio
Manestrini, illusrtando le peculiarità e le differenze.
Ma noi de “L’Astrolabio Magazine” non
ci siamo limitati alla sola visita delle postazioni delle diverse aziende
presenti e a partecipare ai due momenti degustativi e informativi, abbiamo
avuto la possibilità di conversare a lungo don Rossana Mancini, Direttrice
della Strada dei Vini e Sapori del Garda. Con lei, ovviamente, non abbiamo
solamente parlato dell’evento a cui abbiamo presenziato, ma ci siamo spinti
oltre affrontando tematiche diverse.
Per voi, affezionati lettori, vogliamo
riportare un sunto dell’incontro con Rossana Mancini, riportando le sue
risposte alle domande più importanti
Buongiorno
Rossana, grazie per il tempo che ci sta dedicando. Anche oggi “La Strada”
dimostra di essere un Ente che si pone sempre in prima fila per la promozione
del territorio Gardesano. Noi abbiamo lettori che ci seguono da tutta Italia e
anche dall’estero e molti di loro arrivano spesso sul lago per partecipare alle
nostre iniziative, ma in pochi conoscono “La Strada dei Vini e dei Sapori del
Garda”. Siete nati nel 2001, sono più di vent’anni di impegno. Possiamo quindi
affermare che la “Strada”, da allora, ne ha fatta parecchia di “strada”. Perché
non ci racconta brevemente chi siete e quali sono i vostri obiettivi?
Buongiorno, la nostra Associazione
nasce nel 2001 con l’intento di riunire l’enogastronomia, l’ospitalità e la
cultura del territorio bresciano del Lago di Garda, da Limone a Sirmione e
dalla Valtènesi alle colline Moreniche del basso Garda, un territorio
caratterizzato da un microclima mediterraneo e paesaggi mozzafiato. In questi
vent’anni ci sono stati alcuni importanti cambiamenti, soprattutto per quanto
riguarda il turista del Lago di Garda. L’enogastronomia è identità, tradizioni
e cultura e rappresenta un importante legame con il territorio che negli ultimi
anni ha scoperto un turismo più consapevole e maturo. L’obiettivo della Strada dei
Vini e dei Sapori del Garda è quello di continuare a far rete e coinvolgere più
realtà per accogliere un turismo sostenibile, dove i progetti, le iniziative e
gli eventi sappiano dare un valore economico, sociale e culturale per questo
splendido territorio.
Penso che sia riduttivo pensare
al Vostro Ente come ad un “semplice” consorzio di produttori e imprenditori.
Ritengo che sia molto di più. È Sbagliato affermare che siete un grande motore
di promozione culturale e delle radici di un territorio importante, e non solo
un’associazione che promuove l’attività di un nutrito gruppo di imprese locali?
Si, infatti la Strada dei Vini e dei
Sapori del Garda non è legata solamente alle produzioni enogastronomiche
locali, ma tra i nostri soci ci sono Comuni e Musei. Possiamo dire che
rappresentiamo il territorio a 360°, tra arte, cultura, sport, natura ed
enogastronomia.
Eventi come questo, dove ci
siamo incontrati, rappresentano un vero punto di incontro tra i vostri
associati e la popolazione. Quanto è importante portare aziende vinicole,
frantoi, caseifici e produttori di qualsivoglia prelibatezza in mezzo alla
gente?
Sicuramente è un punto d’incontro tra
i vari produttori nostri Soci, ma è anche un’opportunità per le persone di
conoscere non solo il prodotto, ma il sapere artigianale e la storia stessa
dell’Azienda. È lo storytelling che permette di sentirsi coinvolti e di dare un
valore aggiunto all’esperienza.
Il 2023 è l’anno di
Bergamo-Brescia capitale della cultura. Sicuramente un doveroso riconoscimento
a due città e due territori che negli ultimi anni hanno patito gravi
sofferenze. Che rappresenta, secondo lei, questa grande opportunità per queste
due territori e nello specifico per la Strada dei Vini?
Certo un doveroso riconoscimento per
queste due bellissime città che tanto hanno sofferto e che tanto hanno da
offrire. La Strada del Vino e dei Sapori del Garda rappresenta enogastronomia e
cultura, il cibo ed il vino richiamano sempre il luogo, il clima, le
popolazioni, le produzioni e le vicende storiche dei luoghi. Quindi il cibo e
il vino non sono semplici prodotti da consumare, ma rappresentano espressioni
della cultura e della tradizione. Eventi come questo, a Palazzo Zambelli sono
un esempio di relazione tra arte e cultura enogastronomica e siamo felici di
poter far vivere questa esperienza in un momento storico così importante.
Come si colloca il vostro Ente nei confronti delle diverse Strade dei Vini e Sapori del territorio che possiamo definire come vostre cugine?
La nostra Associazione fa parte della Federazione delle Strade del Vino di Lombardia, siamo in nove e nella provincia di Brescia ce ne sono tre. Abbiamo alcuni progetti in comune e collaboriamo spesso per la valorizzazione del territorio, fare rete è sempre più importante per la valorizzazione dei territori.
Lei collabora con la “Strada
dei Vini e Sapori del Garda” da diverso tempo. Cosa rappresenta per lei questo
impegno? É “solo” un lavoro o c’è dell’altro?
Questo impegno è più che altro una
passione, è sicuramente un lavoro impegnativo ma che ogni giorno mi permette
d’imparare, sempre, da ogni persona che incontro.
Cosa si aspetta dal 2023 per i
vostri associati e per tutto il territorio gardesano e le sue imprese agricole
e turistiche?
Abbiamo
appena chiuso un 2022 direi sorprendente. Il territorio gardesano è attrattivo
e le aziende sono sempre più attente alla valorizzazione del territorio, alla
sostenibilità e all’accoglienza. La sponda bresciana ha avuto nel 2022 circa 8
milioni di turisti, abbiamo un ricco patrimonio enoturistico di qualità,
dobbiamo solo continuare a far rete per rendere più fruibili le esperienze
turistiche.