"I sorrisi non fanno rumore" di Enrica Tesio
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Elenia Stefani
Recensione
di “I sorrisi non fanno rumore”
Titolo:
I sorrisi non fanno rumore
Autrice:
Enrica Tesio
Casa
editrice: Bompiani
Buongiorno
cari lettori, per chi non lo sapesse, io sono una “giovane” mamma alle prese
con una bimba di 8 anni che sta crescendo e mi porta a confrontarmi
costantemente con me stessa, con che tipologia di mamma voglio essere e cosa
spero e vorrei trasmetterle.
E
come mai sto condividendo con voi tutto questo?
“Non dovrei dare nulla per scontato, dovrei
essere concentrata come un dio, esercitare l’amore in ogni momento, perché
l’amore è esercizio di presenza”: questo pensa ogni madre quando rimprovera a
sé stessa una défaillance, e questo pensa anche Antonia, detta Toni, brillante
scrittrice di libri illustrati, che il suo ex marito chiama mélomamma ma è solo
la genitrice affaticata di una figlia preadolescente e non riesce a perdonarsi
tutta la stanchezza che ha nel cuore. Ma Toni non molla, ogni mattina si sveglia
e affronta una nuova giornata, anche quando il Natale si avvicina con i suoi
obblighi di riunioni familiari e tintinnante felicità che per lei suonano in
contraddizione. Continuare a correre e stringere i denti, però, non sempre è la
strategia giusta: il rischio è di fermarsi all’improvviso e dire la verità
tutta insieme. È così che una mattina di dicembre, davanti a una platea di
bambini e insegnanti, Toni guarda il buio oltre il cono dei riflettori e dice
poche parole che infrangono irrimediabilmente il tabù del Natale. Subito
intorno a lei si leva un’ondata di sdegno che attraverso i social diventa una
tempesta, capace di travolgere tutto e di scaraventarla indietro, al cuore
della sua infelicità: in quel posto dove ciascuno è costretto a guardare negli
occhi sé stesso per capire come risalire. Un posto dove si può essere molto
soli, ma può anche capitare di incontrare qualcuno come Riccardo, che a Toni
ricorda: “A qualcosa serviranno, tutti questi errori”.
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Ho
iniziato questo libro una sera, sul divano, mentre mia figlia dormiva e non
sono riuscita a staccarmi dalle pagine. Letteralmente. L’ho letto tutto d’un
fiato.
Sebbene,
per alcuni aspetti, la situazione di Toni, la protagonista, sia differente
dalla mia, io ho empatizzato totalmente con lei.
Il
suo senso d’inadeguatezza, di non esser la mamma “corretta” per la figlia, quel
senso di sentirsi inutili, perennemente sbagliata, fallace, sola e frammentata.
Quel
dover essere e dover fare ciò che gli altri si aspettano, quello che vorrebbero
e mostrarsi come loro pretendono di vederci.
Fin
dal principio del romanzo, mi sono detta “questa sono io” e credo di non
esser l’unica che si possa sentire affine a Toni.
Di
pari passo alle emozioni e la maturità di una donna che è anche mamma,
l’autrice tratta un punto cruciale e problematico della società di oggi e della
genitorialità stessa: i social media.
Luoghi
di sentenze pubbliche e gratuite che possono portare anche a conseguenze
psicologiche devastanti (ma qui rischierei di aprire un discorso infinito).
Mi
soffermo sul “valore” che questa tecnologia ha avuto sulle famiglie, sui
genitori e su quel loro mostrare continuamente ciò che riguarda la loro
famiglia, la vita quotidiana e l’infanzia (e poi adolescenza) dei figli che, al
contrario di ciò che viene fatto, dovrebbero esser tutelati, schermati e
ascoltati.
È
proprio il punto dell’ascolto su cui, a mio modesto parere, si può far vertere
questo nuovo romanzo dell’autrice:
Ascolto
dei propri figli.
Ascolto
delle proprie sensazioni.
Ascolto
delle proprie emozioni.
Ascolto
di sé stessi.
Ci
troviamo bombardati continuamente da suoni, musiche, parole, ma quante volte ci
fermiamo ad ascoltare? A chiedere un semplice “come stai?” e dar valore
alla risposta che possiamo ricevere?
Partiamo
sempre convinti che il nostro pensiero, la nostra filosofia, il nostro modo di
vedere le cose sia l’unico corretto e non ci poniamo nemmeno la possibilità che
gli altri possano aver punti di vista e opinioni differenti, nemmeno verso i
nostri figli.
E
vogliamo sembrare tutti leader di questo mondo ovattato e finto fatto di social
e apparenza.
Pur
di apparire, di esser considerati qualcuno per degli sconosciuti, perdiamo il
senso della realtà delle cose e la profondità dei veri legami e sentimenti.
Siamo
egoisti in un mondo di egoisti e finiamo per rimanere umanamente soli.
E
che dire della genitorialità?
Da
mamma, tutti si aspettano che esista solamente la mamma chioccia, presente,
coccolosa, morbidosa e dolce.
Se,
invece, sei coerente con il tuo sentire, con i tuoi dubbi, le tue paure, i tuoi
desideri di vivere, lavorare, mantenere una tua identità che ingloba l’esser
madre ma non lo rende una totalità… beh, allora, ecco che vieni additata,
bullizzata e fatta sentire inadeguata.
E
l’amore?
Dall’infanzia
all’età adulta, con tutte le sfaccettature, le sensazioni, i pianti, i sogni e
i dolori.
Noi
non siamo forse il frutto di ciò che viviamo?
Come
si fa, da ormai adulti, dopo delusioni e dolori a credere ancora in questo
sentimento e provarci mettendosi in gioco?
Come
possiamo sentirci amati se non iniziamo prima noi a rispettarci ed amarci con i
capelli bianchi o con il corpo che cambia o molto altro?
Immensamente
unico anche il senso di solitudine e inadeguatezza che Enrica Tesio imprime in
queste pagine.
Un
dolore e un’assenza emotiva che pervade il tutto, che arriva fin nelle fibre
più intime del lettore e che destabilizza e spaventa per quanto si percepisca
la veridicità.
Altro
filo conduttore è la famiglia: le separazioni, le perdite, i lutti e, la vita.
Quel costante declino dove spesso è più il non detto del detto. I silenzi che
allontanano e che poi diventano parole postume.
E
poi potremmo parlare di depressione post partum, di fragilità, di legami e
molto altro.
Cioè…
vi rendete conto di quante tematiche e di quanti vissuti ha trattato l’autrice
in poco meno di 200 pagine?
Con
una scrittura realistica, sciolta, coinvolgente e competente, l’autrice parla
della vita, dell’esser donna e mamma in questi tempi moderni e di tantissimi
altri estratti di tutte noi.
Potrei
dirvi molto più ma sta a voi leggere e scoprire questo nuovo romanzo
dell’immensa e unica Enrica Tesio.
Alla
prossima recensione, la vostra Ele